Giochi, Raggi temporeggia ma il sì appare sempre più lontano

Dallo staff si inizia a chiedere una posizione. Saluto agli atleti disabili

Salutare gli atleti paraolimpici in partenza per Rio e al contempo aggiungere un altro tassello alla complicata partita per la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024. Questo il doppio significato emerso questa mattina dall’incontro in Campidoglio tra il sindaco Virginia Raggi, il vicesindaco Daniele Frongia e Luca Pancalli, presidente del comitato Paraolimpico, alla guida di un pattuglia di atleti. Il sindaco ha fatto gli auguri di rito agli olimpionci in partenza per il Brasile, ma è la questione Giochi a tenere ancora banco.

 

Il dossier Olimpiadi è infatti ancora ben chiuso nel cassetto della scrivania a Palazzo Senatorio della Raggi. Che, almeno per questa settimana non dovrebbe incontrare il presidente del Coni Giovanni Malagò per scoprire finalmente le carte sulla candidatura di Roma ai Giochi del 2024. Dallo staff del sindaco trapela una cautela che più che altro ha il sapore del temporeggiare a tutti i costi, magari fino alla fine delle Olimpiadi per i disabili, in programma a Rio tra pochi giorni. “Ma l’orientamento sembra abbastanza definito”, confidano da ambienti vicini al sindaco pentastellato. Dunque, è il messaggio finale, sì al dialogo ma senza sognare clamorosi dietrofront dell’amministrazione capitolina. Almeno per il momento ben intenzionata a dire di no alle Olimpiadi del 2024, viste dai grillini come un’occasione d’oro per corruzione e malaffare. Per non parlare del fattore debito, visto che come ha ricordato la Raggi pochi giorni fa, Roma sta ancora pagando i debiti del 1960.

 

Che la questione Giochi abbia preso una brutta piega lo si è capito proprio in occasione dell’incontro con Pancalli. In una sala della Piccola Promoteca riempita all’inverosimile, il primo cittadino è rimasto piuttosto freddo dinnanzi all’assist di Pancalli per la candidatura di Roma. “Se oggi dovessi parlare con la Raggi di Roma 2024 farei di tutto per non far sottovalutare un evento del genere”, ha detto il numero uno del Comitato Paraolimpico. Risposte non sono arrivate, a parte gli auguri di pronta vittoria d’occasione rivolta agli atleti. Muro di gomma anche quando, inseguita dai cronisti e interpellata nuovamente sui Giochi ha risposto con un lapidario “ne parlerò con Malagò dopo l’estate e oggi siamo ancora in estate”. 

 

Eppure il temporeggiamento della Raggi non sembra piacere più di tanto a parte dello staff grillino. Il tempo stringe (per dire sì o no c’è tempo fino al 7 ottobre) e qualcuno all’interno del Campidoglio avrebbe iniziato a chiedere di sciogliere definitivamente le riserve, prendendo una posizione netta. Non la pensa così la Raggi, che si sarebbe presa ancora due o tre settimane di tempo. Appare infine inverosimile, dicono dagli abienti grillini, l’ipotesi trapelata nei giorni scorsi di un piano del governo per byapassare l’amministrazione capitolina, imponendo di fatto la candidatura di Roma suddividendo però le vari discipline in altre città. (G.Z.)

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