Il Disprezzo torna al cinema, il film di Jean-Luc Godard è da oggi di nuovo al cinema in una versione restaurata da Il Cinema Ritrovato della Cineteca di Bologna. Girato in Italia e tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia, Il Disprezzo è il quinto film del regista francese e può contare su Brigitte Bardot e Michel Piccoli come protagonisti.
Il Disprezzo di Alberto Moravia colpì particolarmente Godard e decise di trasformarlo in film seguendo le pressioni di Carlo Ponti. Il produttore italiano voleva che il regista francese girasse in film con protagonisti la moglie Sophia Loren e Marcello Mastroianni, ma la scelta dei due attori non convinceva Godard. Quando Brigitte Bardot decise di prendere parte al progetto, la produzione del film divenne più facile e… ricca.
Girato in Italia, nel 1963 a Roma e a Capri. I luoghi romani del film sono Cinecittà abbandonata (s’intravede nell’innovativo intro del film, in cui il regista “recita” i titoli di testa), la villa del produttore americano Prokosch sulla via Appia Antica, che avrebbe dovuto ospitare Bardot, ma l’attrice preferì qualcosa di più centrale. Paul e Camille, la coppia protagonista de Il Disprezzo, abitava in un appartamento appena costruito, ma ancora disabitato. Il Silver Cine, la sala cinematografica dove non si proiettano più film, era chiusa nei giorni in cui la troupe girò il film.
Il Disprezzo poi si sposta a Capri nella villa di Curzio Malaparte (protagonista del poster dell’ultima edizione del Festival di Cannes), all’epoca sigillata, perché lo scrittore l’aveva donata in eredità alla Cina. Le riprese durarono un paio di settimane dal 22 aprile fino all’8 luglio del 1963. Il film “incontra” la troupe del film L’Odissea a Sperlonga.
La trama de Il Disprezzo vede la coppia in crisi Paul e Camille, Paul è uno scrittore che sta adattando una sceneggiatura per il produttore americano Jerry Prokosch (Jack Palance) in un film tratto dall’Odissea diretto da Fritz Lang (il regista tedesco qui è nei panni di se stesso). Paul “getta” Camille fra le braccia del produttore per poi pentirtene.
Il Disprezzo è un film da non perdere per molti motivi: è un film sul cinema, non è la prima volta che Godard dirige un film dedicato alla settima arte. Qui il cinema è rappresentato in un altro modo: Cinecittà in rovina, cinema vuoti utilizzati come sale di musica, cineasti stanchi, sceneggiatori costretti a obbedire a produttori. Il Disprezzo vede un cinema con un ruolo più cupo, l’introduzione parlata è la più famosa del cinema con la voce dello stesso regista sulla colonna sonora di Georges Delerue, uno dei punti forti del film.
La fotografia splendida di Raoul Coutard rendono questo film ancora più bello ed è considerato uno dei più belli realizzati dal regista francese. Brani come Camille, Paul o L’Ouverture rendono la colonna sonora de una più belle degli anni ’60 e realizzate dal maestro francese Delerue.
Il Disprezzo sarà per la prima volta proiettato come l’aveva realizzato e pensato Jean-Luc Godard: in versione originale, dove i protagonisti parlano ognuno con la propria lingua, con la musica di Delerue (in italiano la colonna sonora era di Piccioni), il colore e il finale. Già il film del cineasta fu completamente rielaborato nella sua copia italiana. Un’occasione unica per ri-vedere un capolavoro.