Un fallimento mondiale. L’Italia non va oltre lo 0-0 con la Svezia nel ritorno del playoff per la qualificazione alla World Cup di Russia 2018: addio Coppa del Mondo, la Nazionale resta a casa. La sconfitta per 1-0 nella gara di andata non viene ribaltata davanti ai 70.000 di San Siro, che assistono all’ennesimo flop della selezione del ct Gian Piero Ventura. L’Italia riesce a compiere un’impresa alla rovescia: bisogna tornare al 1958, infatti, per trovare un’altra Nazionale bocciata nelle qualificazioni.
Il verdetto arriva al termine di 90 minuti ad altissima tensione. Gioco se ne vede poco, le occasioni ci sono ma non vengono sfruttate. La Svezia svolge il compitino: basta e avanza per volare in Russia.
Finisce 0-0, l’Italia non va ai Mondiali.
Tavecchio: “48 ore di riflessione”
“48 ore di riflessione” per il presidente federale Carlo Tavecchio e il gruppo di vertice della Figc dopo la disfatta della mancata qualificazione al Mondiale. Lo spiega all’Ansa una fonte della Federcalcio, secondo la quale Tavecchio ha deciso di non commentare a caldo la storica eliminazione, preferendo fare una riflessione più ponderata e rimandando di due giorni le valutazioni.
Ventura: “Non mi dimetto”
“Chiedo scusa agli italiani per il risultato, ma non dell’impegno e della volontà. Del risultato assolutamente sì”. Gian Piero Ventura si assume la responsabilità della mancata vittoria degli azzurri contro la Svezia, che è costata alla Nazionale la mancata qualificazione ai Mondiali di Russia 2018. “Non mi sono dimesso perché non ho ancora parlato con il presidente (Tavecchio, ndr) – ha spiegato l’ex tecnico del Torino, commentando le voci circolate nella sala stampa di San Siro che lo vedevano dimissionario – ho parlato con i giocatori per salutarli a uno ad uno. Quando uno che non ottiene il risultato è evidente che il responsabile è l’allenatore”. Il futuro? “Con la Federazione ci confronteremo e valuteremo il da farsi. Qualsiasi cosa verrà partorita verrà accettata”.