Milano perde l’Ema, l’agenzia europea del farmaco, al sorteggio. La beffa arriva poco prima delle 18.15, dopo che anche la terza votazione non è riuscita a incoronare un vincitore nella sfida per la prestigiosa agenzia. La città italiana e Amsterdam, infatti, avevano ottenuto lo stesso numero di voti, 13, e quindi, come previsto dai regolamenti, ci si è affidati al caso. E alla fine è uscita vincitrice la capitale dei Paesi Bassi. Non ci sarebbe stato bisogno delle due buste utilizzate per il sorteggio se i votanti fossero stati 27 ma c’è stata un’astensione, forse da parte della Slovacchia, che con Bratislava era considerata uno dei candidati più forti prima dell’inizio delle votazioni.
Milano era arrivata in testa alla votazione finale. Aveva infatti superato il secondo turno con 12 voti, davanti ai 9 di Amsterdam e ai 5 di Copenhagen, che è stata eliminata. Alla prima tornata di votazioni Milano era sempre prima con 25 voti contro i 20 delle due città nord europee.
Il sorteggio è avvenuto con due buste e non con la monetina. E’ stato necessario il sorteggio della presidenza estone, che non ha usato la monetina – è stato precisato – ma ha scelto a sorte tra due buste.
“Grazie a Milano e grazie a tutti coloro che si sono impegnati per Ema, nelle istituzioni e nel privato. Una candidatura solida sconfitta solo da un sorteggio. Che beffa!”. Così il premier Paolo Gentiloni commenta su twitter il sorteggio che ha premiato Amsterdam per l’Ema. “Veramente un po’ assurdo essere esclusi perché si pesca da un bussolotto. Tutto regolare ma non normale”: così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, sul sorteggio che ha assegnato Ema ad Amsterdam. “La monetina – ha aggiunto il governatore Roberto Maroni – è triste. È il paradigma di un’Europa che non sa decidere. Penso occorra assumere qualche iniziativa, vedremo”.
Per l’assegnazione di Ema ad Amsterdam “c’è grande delusione ma anche la consapevolezza che si è fatto tutto quello che si poteva fare per avere un dossier di candidatura molto competitivo, lo si è visto nelle prime due votazioni. Dispiace, eravamo prontissimi”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, in una conferenza stampa col sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al Pirellone.