L’auto d’epoca – si sa – ha un fascino al quale pochi resistono. Anche al Salone di Ginevra in questi giorni c’è un omaggio ad alcuni modelli del passato, che ha riscosso il gradimento dei visitatori. E a giudicare dall’interesse destato già da stamattina, anche la lancia Epsilon in bella mostra nella Galleria Alberto Sordi a Roma fino a marzo, resterà nel cuore dei romani. E così non poteva che essere, davanti ai preziosi dettagli della vettura del 1912, amata da Pietro Bordino che negli anni venti con Felice Nazzaro e Antonio Ascari era uno dei piloti italiani più famosi. La Epsilon, che appartiene alla Sorgente Group Historic Car Collection, vanta diversi primati: è l’unica Lancia da corsa della sua epoca ad essere arrivata fino a noi nonché la più antica al mondo, ancora in grado di reggere le velocità delle strade moderne.
Anche la sua storia è molto particolare. Prodotta tra il 1912 e il 1913 in circa 350 esemplari, per un certo periodo venne affiancata nella produzione dalla Lancia Eta, che ne prenderà il posto definitivamente nel 1913. Il modello era un 4 cilindri progettato dall’Ingegnere Vincenzo Lancia in persona, subito dopo la Lancia Delta, denominate come le lettere dell’alfabeto greco. L’esemplare Sorgente, in particolare, è uno dei due giunti fino a noi, mentre l’altro si trova nel Museo Schlumpf in Francia. Questa, però, è la versione sportiva della Epsilon, costruita dunque per le competizioni e priva della protezione per il passeggero, con un serbatoio più profondo e appositi accessori. La vettura apparteneva a Oscar Capellano, autore e storico del marchio Lancia, che la scoprì all’interno del Museo dello stabilimento e stabilì che si trattava appunto di una delle auto del team “Targa Florio” del 1913 (insieme alla Mille Miglia, la corsa italiana più famosa nel mondo). Capellano riuscì ad acquistarla, vincendo le resistenze della casa madre, proprio grazie alla sua passione ed esperienza. Quando la restaurò, nel 1970, utilizzò tutti i componenti originali e grazie a lui oggi può ancora sfrecciare a velocità moderne. Dopo la scomparsa di Capellano, che risale al 2013, sua figlia ha deciso di metterla all’asta per finanziare il progetto di un parco naturale a Chivasso (Torino) per i ragazzi con disabilità. È stata aggiudicata da COYS di Londra a Sorgente Group Historic Car Collection di Valter Mainetti.
Approfondimento. La Epsilon ha le seguenti caratteristiche: utilizza un magnete Bosch, pistoni originali in ghisa, carburatore orizzontale Feroldi ad alto rendimento, frizione inserita sull’enorme volano motore a dischi metallici in bagno d’olio (una miscela di 1/3 di olio e 2/3 di petrolio) iniettato attraverso l’apposito tappo, cambio a traino balladeur, revisionato nei cuscinetti lisci e a sfere, del quale è interessantissimo il montaggio in blocco con il motore a mezzo di due staffe orizzontali perfettamente adattatesi ad analoghe staffe del motore, in modo da ottenere un perfetto allineamento dell’albero motore con l’albero primario del cambio, non essendoci giunti snodati intermedi, tipico assale anteriore a C brevettato Lancia, ponte posteriore con coppia conica a rapporto lungo e il classico braccio di reazione tra il ponte stesso ed il cambio, ruote originali restaurate corredate da gomme nuove di misura originale Dunlop, cruscotto in legno con gli strumenti originali, radiatore in ottone, fatto ripulire all’interno e lucidato, serbatoio rifatto in lamiera di ottone, cassone dei ferri ed attrezzi in legno, parafanghi originali riparati a regola d’arte completi delle staffe con attacco al telaio a cono e dado. Il telaio, in ottime condizioni, venne comunque risquadrato e ribattuto a caldo nelle chiodature da una specialista in telai. Il motore è un 4 cilindri in monoblocco con testata fissa e valvole unilaterali, con le misure di alesaggio e per corsa 100x130mm, cilindrata di 4082cc, potenza di 60CV e velocità di circa 120Km/h!!