Se ti chiami Amendola, sei un ottimo attore, grande doppiatore e immancabile protagonista della nostra TV ma sei nato alla Garbatella e hai sempre tifato a sinistra, nulla ti verrà perdonato. Nulla di politicamente corretto, si intende. Così il trend di questi giorni è proprio l’esternazione di Amendola a favore di Salvini. Disonore e vergogna. Ma mica per il Claudio “borgataro” e la sua scivolatina verso il front man della Lega. No dobbiamo vergognarci noi, rappresentanti di ogni categoria di media, che da quella dichiarazione siamo riusciti a tirarci fuori di tutto e di più. In un mix disordinato e indegno fra Cesaroni, migranti indesiderati, duri e puri, tatuaggi e interviste a tutto campo. Signor Amendola continui a dire quello che pensa di chi vuole. I problemi lo sappiamo tutti sono altri e belli grossi.
Da parte mia una stretta di mano per la sincerità espressa a voce alta e fuori dai denti. Il giornalista/ critico/opinionista che imbastisce un caso nazional popolare sulla faccenda è meglio che cambi lavoro e mentalità.