Abracadabra è da oggi al cinema ed è l’ultimo film di Pablo Berger, il regista che con il suo Blancanieves stregò il mondo torna con una commedia agrodolce meno riuscita ma comunque godibile. Dopo un passaggio alla Festa del Cinema di Roma, la commedia spagnola arriva finalmente in sala.
La protagonista di Abracadabra è Carmen, interpretata da Maribel Verdú che in Blancanieves era la perfida matrigna, una casalinga spagnola. Carmen è una “choni”, termine spagnolo che vuol dire tamarra, una casalinga che vive nella periferia di Madrid insieme al marito Carlos, un uomo che la tratta con pochissimo rispetto e che le fa fare numerose brutte figure (come quando porta una radiolina per sentire il risultato finale del Clásico durante la comunione di una figlia di amici di famiglia) e non la rispetta come donna e come moglie.
Durante il ricevimento della Comunione, il cugino di Carmen, Pepe, compie un numero di ipnosi e a sottoporsi è proprio il rude e greve Carlos. Quando il numero sembra terminato con successo, Carlos manda tutto in rovina prendendosi gioco dell’ignaro Pepe. Carmen va su tutte le furie, ma la mattina dopo si sveglia con un Carlos totalmente diverso: la rispetta, le porta la colazione al letto ed è un uomo totalmente diverso. Sarà stato il numero di ipnosi di Pepe a cambiarlo o è stato qualcos’altro?
Per raccontare la storia di Carmen in Abracadabra, Berger sceglie una tavolozza di colori che risaltano ancora di più considerando l’etereo bianco e nero di Blancanieves (il film che raccontava la favola dei Grimm ambientandola nel mondo delle corride). Lo stile si rifà a Pedro Almodóvar anche nella sua protagonista, la splendida Carmen di cui il film racconta la sua ricerca d’indipendenza da un matrimonio in cui ha poco amore.
Nella seconda metà del film, Abracadabra ricalca lo stile di una commedia nera, con una sottotrama che ha per protagonista Quim Gutiérrez, forse “sprecato” in un ruolo che è quasi una comparsa. Ottimo il lavoro dei due “uomini” protagonisti: Antonio de la Torre nei panni del greve Carlos e José Mota in quelli di Pepe.
Chi aveva amato Blancanieves forse rimarrà deluso, ma Abracadabra resta comunque un ottimo prodotto e una godibile commedia che può piacere a un pubblico vasto. Berger, abbandonato il bianco e nero di Blancanieves, riprende lo stile del suo film esordio Torremolinos 73 e racconta ancora una Spagna sospesa fra fantasia e realtà.
Abracadabra vi aspetta al cinema, distribuito da Movies Inspired e a Roma è in programma al Cinema Farnese.