Venezia 75, giorno 1: le recensioni di Sulla mia pelle e Primo Uomo

Primo giorno di Festival e primi problemi fra embarghi e file eterne, ma con vip e tantissime emozioni. Il resoconto del primo giorno di Festival

Alessandro Borghi è Stefano Cucchi in Sulla mia pelle, il film è candidato a nove David di Donatello 2019

È iniziato il 75esimo Festival di Venezia con due ottimi film ad aprire il Concorso e la sezione parallela di Orizzonti: Sulla mia pelle e Primo Uomo, rispettivamente il primo dedicato alla morte di Stefano Cucchi e il secondo alla vita gli anni prima dell’allunaggio di Neil Armstrong, il primo uomo sulla luna.

Già dalla conferenza stampa, Sulla Mia Pelle si preannunciava come uno dei titoli più attesi di Venezia 75. Gli ultimi sette giorni della vita di Stefano Cucchi sono al centro del film diretto da Alessio Cremonini, a interpretare il ragazzo romano scomparso il 22 ottobre 2009 è Alessandro Borghi. L’interpretazione dell’attore romano è il punto di forza del film: dimagrito, il volto coperto da ematomi e zoppicante, Borghi dà anima e volto al corpo di Stefano Cucchi, martoriato, dolorante. 

Ed è proprio il corpo esile e magrissimo di Stefano protagonista del film, come ha sottolineato anche il regista Cremonini:

“Di tutta la vicenda, le polemiche, i processi, è l’ovvia ma allo stesso tempo penosa impossibilità di difendersi, di spiegarsi, da parte della vittima ad avermi toccato profondamente: tutti possono parlare di lui, tranne lui. Ecco, Sulla mia pelle nasce dal desiderio di strappare Stefano alla drammatica fissità delle terribili foto che tutti noi conosciamo, quelle che lo ritraggono morto sul lettino autoptico, e ridargli vita”.

Stefano “riprende” vita, subisce le botte e le angherie delle 140 persone che incontrerà nei sette giorni che precederanno la sua morte. La lunga vicenda giudiziaria non interessa né lo spettatore e né il regista, al centro del film c’è solo lui Stefano, per dargli vita Alessandro Borghi ha fatto un lavoro impressionante su corpo e voce. E l’abbraccio fra l’attore e Ilaria Cucchi, presente in sala, dice l’ultima su questo film che sarà su Netflix e al cinema dal 12 settembre.

Ad aprire il Concorso, invece, Primo Uomo, First Man: la vita del primo uomo sulla luna, Neil Armstrong, prima di lasciare la storica impronta, quel piccolo passo per l’uomo e un grande salto per l’umanità che ce l’ha consegnato alla storia.

Damien Chazelle, il giovanissimo talento che aveva regalato a Venezia tre anni fa e al mondo del cinema La La Land, è tornato al Lido con un film diverso, un film che non si può paragonare al suo precedessore e che mette al centro l’uomo Neil Armstrong, interpretato da Ryan Gosling. 

Dal 1961, in cui a farla da padrone è soprattutto la malattia della figlia Karen, morta qualche anno prima dell’approdo alla NASA. Il dolore di un padre e di una madre per l’inspiegabile e insuperabile lutto della figlia riempiono la prima parte del film. 

I test, le amicizie, lo studio e la preparazione tecnica prima di mettere il piede sulla luna, cosa c’è dietro un gesto che ha fatto la storia dell’umanità. Un uomo con le sue ansie e le sue paure e una grande donna, la moglie Janet interpretata da Claire Foy che su The Crown interpreta la Regina Elisabetta. 

Armstrong rimane fedele alla sua missione di astronauta e di uomo, andare sulla Luna e tornare a casa dall’amata Janet e dai figli Rick e Mark sempre portando dentro di sé un pezzo della sua Karen. 

Così diverso da La La Land, Primo Uomo riesce comunque a emozionare profondamente lo spettatore scoprendo i retroscena di un uomo che ha fatto la storia.  

Primo uomo arriva al cinema il prossimo 31 ottobre.

Avremmo voluto raccontarvi un Festival diverso, ma come molti giornalisti non c’è stato permesso partecipare al cuore del nostro lavoro le conferenze stampa, quindi per quest’edizione del Festival, Venezia sarà differente per noi.

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