E’ capitato a me.
Mercoledi’ 26 settembre, tardo pomeriggio. Sul telefono fisso di casa arriva una chiamata. Dall’altra parte del filo una voce gentile, maschile, mi dice di chiamarsi Luca Bianchi e di essere della Tim. Mi informa che, facendo seguito ad una comunicazione del 15 agosto, la mia tariffa telefonica subira’ dal giorno successivo, ovvero dal 27/9, un cospicuo aumento mensile di 18 euro dovuto alla necessita’ dell’azienda di migliorare il servizio fornito con il potenziamento della rete (cabine telefoniche, cavi e quant’altro). Alle mie osservazioni che non si inviano comunicazioni di questa importanza nel mese di agosto (tradizionalmente dedicato alle ferie), di non aver mai visto tale avviso e che mi sembrava strano un aumento cosi’ forte, l’operatore sempre gentilmente mi ha detto che, se volevo, mi poteva mettere in comunicazione entro 24 ore con il servizio commerciale che forse poteva operare qualche sconto.
Ho dato la mia disponibilita’ e, guarda caso, nel giro di un’ora mi arriva una chiamata dal servizio o ufficio commerciale. Dall’altra parte del filo questa volta c’e’una voce femminile che, sentite le mie rimostranze, mi dice di attendere in linea per darle il tempo di accertare se era possibile concedere qualche sconto sull’aumento “monstre”. Chiaramente non e’ possibile, ma se voglio non subire questo aumento e specificato chiaramente che se non decido subito il nuovo contratto entrera’ in vigore il giorno successivo e non sara’ revocabile per due anni, la signorina mi dice che puo’ passarmi direttamente l’Autorita’ “Tutela del consumatore” per cambiare gratuitamente l’operatore telefonico.
Alla mia risposta che su due piedi non decido un bel niente, che mi sembra un comportamento altamente scorretto e che avrei fatto i miei passi per informarmi meglio (ho fatto presente di essere un giornalista), dall’altra parte del filo mi si risponde sgarbatamente e si conclude la telefonata.
Ma non e’ finita qui, perche’ poco dopo ricevo un’altra chiamata, sempre da questo sedicente Ufficio Commerciale. La voce questa volta e’ maschile. Chiedo nuovamente a quanto ammonta l’aumento e mi arriva la conferma di 18 euro mensili. Faccio allora presente che ero stato contattato pochi minuti prima da una sua collega e ribadisco le mie obiezioni.
Silenzio e poi cade la linea.
Contatto quindi, sono o non sono un giornalista (?) la Tim per chiedere spiegazioni e ci vuole poco per capire che nessun aumento di 18 euro mensili e’ alle porte e, quindi, a supporre che qualche operatore telefonico voglia conquistare in modo truffaldino nuovi clienti spaventando gli utenti della Tim con annunci di rincari fortissimi della bolletta.
Con me gli e’ andata male, ma chissa’ con quanti altri sono invece riusciti nel loro intento truffaldino!