Arriva al cinema Quasi nemici – L’importante è avere ragione, traduzione “obbligata” dopo il successo di Quasi Amici del titolo francese Le Brio, diretto da Yvan Attal e interpretato dal duo Camélia Jordana e Daniel Auteuil.
Protagonisti una giovane studentessa di Diritto nella più prestigiosa università di Parigi la Panthéon-Assas, Neïla, e il suo professore di Retorica, noto a studenti e nell’ambiente per le sue provocazioni. Per risolvere e superare l’ennesima provocazione che ha avuto come vittima proprio Neïla, il professor Mazard la prepara per le gare di eloquenza. Fra una lezione e l’altra i due scopriranno di non essere di mondi diversi.
Protagonista assoluta di Quasi nemici – L’importante è avere ragione è la parola, declinata nella sua arte più sublime quella della retorica. Non è un caso che il film di Yvan Attal, attore anche noto per essere il compagno di Charlotte Gainsbourg, su Lévi-Strauss importanti sull’arma più potente che si possa usare.
Lo sa bene Neïla, impertinente e intelligente cresciuta nella banlieue di Créteil, che a causa di un ritardo viene umiliata pubblicamente dal professor Mezard, il loro primo incontro detterà quelli successivi: Neïla e Mezard riescono a usare la parola come un’arma. I due riusciranno anche a superare i pregiudizi conoscendosi “verbalmente”.
Neïla, interpretata dalla star del talent show Camélia Jordana, ha qualcosa in comune con il regista, Yvan Attal:
“Quando Camélia Jordana dice, ‘Io sono Neila Salah, nata a Créteil, la figlia di…’ mi torna alla mente la mia giovinezza nei casermoni di Créteil dove sono cresciuto, e dove il teatro mi diede l’opportunità, grazie al duro lavoro e allo studio, di aprire me stesso al mondo. È necessario che impariamo a capire il paese in cui viviamo e a fare uso della sua eredità storica e culturale. Grazie ai nostri autori e filosofi, noi sappiamo che dobbiamo pensare, per noi stessi, il che ci obbliga a interrogare noi stessi. Queste sono le questioni più importanti: il bagaglio con il quale siamo nati, come utilizziamo le nostre opportunità per crescere, accettando il concetto fondamentale che il confronto con gli altri contribuisce ad arricchirci”.
Per quanto sia brillante, intelligente, Neïla non può cambiare le sue origini, come Mezard probabilmente non rinuncerà ai suoi violenti attacchi verbali, perché è chiaro che possiamo cambiare noi stessi, ma allo stesso tempo non dobbiamo dimenticare chi siamo, in tal senso il personaggio di Mounir, il fidanzato di Neïla, è calzante: maghrebino di origine, studia per diventare autista di Uber.
Un cliché “giustificato” dal regista e racchiuso in una battuta pungente della protagonista: “Mounir, a 12 anni sognavi di diventare un calciatore, a 14 un rapper, e oggi di diventare un autista Uber”. Per Attal è un cliché di molte banlieu francesi:
“Ieri l’idea era che la sola via d’uscita fosse nello sport o nella musica, oggi è che sia fare l’autista! Ed è ancora più insidioso, perché con il calcio o il rap c’è pur sempre un minimo da lavorare. Devi aver talento, devi dar prova di qualcosa. È meritocrazia. Uber invece annulla tutto ciò. Quando Neïla dice questo, Mounir le rimprovera però la sua ingenuità, l’idea di studiare per ottenere un lavoro. Penso che i ragazzi delle banlieu si trovino oggi di fronte a questo dilemma”.
Quasi nemici – L’importante è avere ragione è anche un omaggio a una certa cultura francese, rappresentata nei suoi luoghi e nei suoi testi, come ha sottolineato lo stesso regista è una parte molto importante nel film.
Irriverente, intelligente, delicata, Quasi nemici – L’importante è avere ragione è una commedia riuscita che vi aspetta al cinema, distribuito da I Wonder Pictures.