Tra meno di due anni Roma si confronta con una storica ricorrenza: i 150 anni dalla sua designazione a Capitale d’Italia. È l’occasione concreta per mettere a fattor comune le forze dei principali interlocutori istituzionali, associazioni di categoria, imprenditori, professionisti e investitori e mondo della cultura e lasciare una degna impronta nella Storia. E’ questo l’obiettivo dell’associazione che riunisce le società di promozione e sviluppo immobiliare, Aspesi Roma, che ha dato il via questa mattina alle attività del Comitato per la celebrazione dei 150 anni di Roma Capitale, che ricorrerà tra meno di due anni.
Il percorso di partenza per le celebrazioni dei 150 anni di Roma Capitale si terrà il 20 settembre del 2020, data in cui ricorreranno i 150 anni dalla presa di Porta Pia da parte dei Bersaglieri.
“Aspesi Roma sta portando avanti questo ambizioso progetto di rinascita per mezzo delle attività del Laboratorio Permanente per Roma che lavora su proposte e progetti già pronti e da sviluppare al fine di contrastare l’immobilismo e sottolineare la vivacità e il desiderio di riscatto dell’economia romana – afferma il presidente del comitato, Paolo Buzzetti -. Dobbiamo raccogliere la sfida dei 150 anni di Roma Capitale per rilanciare l’orgoglio e la consapevolezza di Roma e per rilanciare l’economia bisogna puntare sul riuso e restauro del grande patrimonio immobiliare di Roma, un tesoro inestimabile”.
“Roma con la sua storia bimillenaria e la sua dotazione di beni e valori culturali, artistici e religiosi è unica nel suo storico ruolo di cerniera tra popoli e culture, bilanciere insostituibile di rapporti internazionali. Per questo – sottolinea il Presidente nazionale di ASPESI, l’Avvocato Federico Filippo Oriana,continua Oriana – occorre riconoscere pienamente l’appuntamento del 2020 perché Roma possa riappropriarsi di quel ruolo. Non si può dunque che partire dal recupero urbano della città per rinsaldare la missione di capitale storico-culturale-spirituale in processi e progetti virtuosi di rigenerazione urbana”.