Mentre Luca Zaia rilancia le olimpiadi di Milano-Cortina del 2026, il Campidoglio di Virginia Raggi scalda i motori per il 2022. Anno in cui Roma si candida ad ospitare gli Euorpei di Nuoto. “La Capitale d’Italia vuole confermarsi protagonista delle rassegne sportive internazionali. Siamo pronti alla sfida per realizzare un evento sostenibile e che avvicini i cittadini allo sport”, dice la sindaca pentastellata. Parole che risuonano come una risposta indiretta a chi ancora oggi l’accusa per il cocente no ai Giochi olimpici del 2024, la prima scelta ‘di rottura’ fatta, a pochi mesi dal suo insediamento, dal Movimento 5 Stelle. La volontà della città di accogliere gli Europei di Nuoto è stata messo nero su bianco in una memoria di giunta approvata di recente che “riconosce l’importanza dell’evento denominato ‘Grande Europea Aquatics Aquatics Championships 2022’, Campionati europei di nuoto” e “manifesta l’interesse di Roma Capitale a presentare la sua candidatura a ospitare l’evento”. Il ruolo di referente istituzionale per le federazioni sportive interessate è demandato all’assessore allo sport e grandi eventi Daniele Frongia, già di recente nominato da Raggi commissario straordinario per Uefa 2020.
“Roma Capitale intende dare nuova valorizzazione alle politiche per lo sport rilanciando l’immagine internazionale della città attraverso la partecipazione e l’organizzazione di eventi ad alta risonanza mediatica al fine di incrementare il turismo sportivo con relativo ingente indotto”, si legge nel documento. In cui si sottolinea anche la sostenibilità economica della candidatura: “Allo stato non sono previste spese per il potenziamento e la ristrutturazione di impianti natatori esistenti che potranno nel caso trovare capienza negli specifici programmi previsti anche dal Governo nell’ambito di impiantistica sportiva”. Il Campidoglio, quindi, definisce gli Europei di Nuoto 2022 “occasione di crescita e valorizzazione della città di Roma sia in termini di evento mediatico e turistico, sia sotto il profilo economico. L’evento che durerà due settimane e coinvolgerà 52 nazioni e 1500 atleti costituisce un richiamo per migliaia di appassionati sportivi”. Per l’assessore Frongia si tratta di “una nuova sfida che Roma è pronta a raccogliere, come ha già fatto per altri eventi sostenibili per la città, dalla Formula E (il Gran Premio dei bolidi elettrici che da due anni fa tappa nella Città Eterna, ndr) al Gran Prix di Taekwondo, fino a Uefa 2020, il più grande evento calcistico in Italia dagli anni ’90 che ospiteremo il prossimo anno. Non sono previste spese per la città per la realizzazione di impianti. Ma è nostra ferma intenzione completare le opere progettate per i mondiali di nuoto del 2009 ma mai finite, come Valco San Paolo con l’aiuto del Governo”.