I funerali di Diabolik, la sorella: si facciano al Divino Amore

La sorella della capo degli ultras della Lazio Fabrizio Piscitelli scrive a Salvini e al Questore di Roma

Fabrizio Piscitelli, Diabolik
Fabrizio Piscitelli, Diabolik

Ancora non c’è una data certa sulla data e sul luogo dei funerali del capo degli ultras della Lazio,  Fabrizio Piscitelli, chiamato Diabolik. E ora la famiglia chiede che le esequie siano celebrate al Divino Amore, secondo l’agenzia di stampa AdnKronos.

In una lettera al ministro dell’Interno Matteo Salvini e al questore di Roma, la sorella di Piscitelli, Angela scrive: “Al fine di non negare il funerale a Fabrizio che normalmente si riserva a tutti gli esseri umani, le reitero la proposta di optare per il santuario del Divino Amore (dopo il vostro diniego della parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice che avrebbe invece facilitato la presenza dei miei genitori, portatori di handicap)”. Una risposta che i tanti amici di Diabolik attendono con ansia.

Per la sorella di Piscitelli la conformazione del Santuario consentirebbe “il controllo degli ingressi e dunque di bilanciare e rispettare i principi di uno Stato di diritto, garantiti dalla Costituzione, quali appunto la sicurezza e l’ordine pubblico, con il diritto al rito delle esequie cristiane”. 

Angela Piscitelli si dice disposta a “collaborare” con le istituzioni” e fa notare che il fratello “è stato assassinato in pieno giorno, su una panchina di un parco della Capitale d’Italia, il Parco dell’Acquedotto Romano, frequentato, tutti i giorni, a qualsiasi ora, da bambini, anziani e intere famiglie, dove ci si sente, o ci si dovrebbe sentire, liberi e tranquilli; libertà che ha contraddistinto l’operato di colui che gli ha sparato alla testa, libertà di cui ancora gode l’assassino, libertà che, invece, non è garantita a tutti coloro che vogliono dare l’ultimo saluto a Fabrizio per il suo passaggio dalla vita terrena a quella eterna”.

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