Dalla produzione dell’olio dop nel frantoio di famiglia sulle colline pontine ai palazzi della politica, fino all’Aula della Regione Lazio: nasce e cresce in provincia di Latina la carriera imprenditoriale e politica – tutta nel centrodestra – di Gina Cetrone, la ex consigliera regionale del Lazio arrestata questa mattina dalla squadra mobile di Latina per un presunto patto con i clan per la campagna elettorale a sindaca di Terracina, sua citta’ natale. Con lei sono finite in carcere altre quattro persone: Armando, Gianluca e Samuele Di Silvio e Umberto Pagliaroli. Le accuse, a vario titolo, sono di estorsione, atti di illecita concorrenza e violenza privata, aggravati dal metodo mafioso.
Nata nel 1971, per anni si dedica all’azienda di famiglia che produce olio extravergine. Negli anni ’90 si avvicina alle idee di Silvio Berlusconi con Forza Italia e successivamente con il Pdl, ma l’esordio delle urne e’ nel 2009, alle Provinciali di Latina, con il Pdl Armando Cusani, che gli conferira’ poi la delega alla valorizzazione dei prodotti locali, marketing e promozione territoriale. Nel 2010 e’ inserita nel ‘listino’ della candidata governatrice di centrodestra Renata Polverini, e con lei entra nell’Aula della Pisana, per poi aderire al gruppo del Pdl; sara’ anche vicepresidente della commissione regionale Commercio.
Nel 2013 il passaggio a Fratelli d’Italia, partito con il quale si ricandida alle Regionali del 2013. Non viene eletta, ma ottiene circa 4.000 preferenze. Nel 2015 lancia la sua candidatura a sindaca della ‘sua’ Terracina, con la lista ‘Si cambia’ ma qualche mese dopo decidera’ di appoggiare il candidato sindaco di Forza Italia. Si tratta della tornata elettorale di cui si parla nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip. Negli ultimi mesi si era avvicinata a ‘Cambiamo’, il movimento del governatore della Liguria Giovanni Toti. Sulla stampa locale Cetrone e’ piu’ d’una volta citata, e sono riportate sue dichiarazioni, come coordinatrice regionale del nuovo soggetto politico.
Il comitato promotore regionale di ‘Cambiamo’ pero’ puntualizza: “Non ha mai ricoperto incarichi nazionali e regionali ma ha semplicemente fornito la propria disponibilita’ a collaborare sul territorio provinciale di Latina: cosa evidentemente non possibile dopo i fatti contestati alla Cetroni, accaduti nel 2016 e di cui ‘Cambiamo’ non era a conoscenza”.