Prefetto Roma, in fase 2 più controlli in negozi e metro

E sulla possibilità di andare in spiaggia ha precisato: "Sarà importante che i romani capiscano che la vita con il virus è cambiata"

I controlli dei carabinieri

Più controlli nei negozi e nelle stazioni più affollate delle metropolitane. Lo ha detto il prefetto di Roma Gerarda Pantalone in una intervista a Repubblica. “Abbiamo parlato con l’Ispettorato del lavoro e i carabinieri per i controlli nei negozi. Per chi non rispetta i protocolli di sicurezza scatterà la chiusura. Saremo inflessibili, ma l’intento non è di penalizzare gli imprenditori. Queste verifiche sono a supporto delle imprese, dei lavoratori e dei clienti”, ha spiegato il prefetto aggiungendo che anche “le stazioni della metro e i capolinea più importanti saranno presidiati. E con Atac abbiamo stretto un accordo che permette agli autisti di chiamare le nostre centrali operative premendo un solo tasto in caso di situazioni di criticità”.

Nessun assembramento nei parchi di Roma nel primo fine settimana della fase 2. “Il primo fine settimana della fase 2 è coinciso con il bel tempo. Agenti e militari hanno vigilato e chiesto a chi si avvicinava troppo a un’altra persona di ristabilire la distanza di sicurezza. I romani, in linea generale, si sono mostrati responsabili. Anche chi era senza mascherina ha rispettato il distanziamento”, ha spiegato il prefetto che, in vista delle prossime aperture da lunedì ha aggiunto: “Non possiamo mettere in strada un controllore dietro ogni cittadino. Anche perché i romani sono quasi 3 milioni. Con le prossime riaperture, dovranno munirsi una volta di più di senso civico. Roma deve ripartire e le promesse sono buone. Io l’ho visto con i miei occhi ieri”, ha spiegato, raccontando che “Vicino casa, alla Balduina, ho visto tanti ragazzi che si salutavano sfiorandosi il gomito. I tempi sono cambiati e la città lo ha capito. Nelle prossime settimane servirà un ulteriore scatto, i romani dovranno capire che vedere più persone in strada non è un segnale negativo”.

Sulla possibilità di andare in spiaggia “sarà importante che i romani capiscano che la vita con il virus è cambiata”. Lo ha detto il prefetto di Roma Gerarda Pantalone in una intervista a Repubblica. “I numeri in questo senso ci confortano: sabato sono state controllate 24 mila persone e 3.500 attività, domenica 19 mila persone e 3.000 attività. Alla fine le sanzioni sono state 150 e 125. E’ chiaro, sarebbe meglio chiudere a zero. Salvo alcune eccezioni, come un gruppo trovato a giocare a carte in garage, è andata bene. Insomma, nessun aperitivo pericoloso”, ha spiegato il prefetto, che sulla presenza nei parchi della Capitale ha ribadito: “non ci sono state solo situazioni di affollamento. Ne ho parlato con il sindaco Virginia Raggi e mi ha riportato le stesse valutazioni. In vista del prossimo fine settimana, se servirà, rivedremo il piano dei controlli. Vale anche per le spiagge: bene ha fatto Raggi e i sindaci di Fiumicino e Civitavecchia a chiuderle. A Ladispoli hanno valutato in altro modo. Era un test ma auspico che da qui in avanti ci sia uniformità per evitare che i romani si affollino tutti negli stessi lidi”, ha concludo Gerarda Pantalone.

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