Addio a Italo Santucci, 94 anni, fondatore del noto ristorante di Roma ‘Il Caminetto’ ai Parioli.
“Domani a pranzo il ristorante resterà chiuso, in lutto per il Patron de ‘Il Caminetto dal 1959’. Ricordiamo il Signor Italo così, sempre sorridente e disponibile. Ora preparerà la sua ‘paglia e fieno alla postarola’ agli angeli”, così un post sul profilo Facebook del ristorante.
L’avventura di Santucci, si legge sul sito web del ristorante, iniziò una mattina quando passò per caso in viale Parioli e scelse quei locali sfitti al civico 89. Era il 1956, e tre anni dopo il sogno di Italo si realizzò insieme alla moglie Anna Maria Ciampini, anche lei proveniente dalla ristorazione con il bar ristorante ‘Tre Scalini’ in piazza Navona. Iniziarono con 50 posti, che l’anno successivo diventarono 200, allargando la parte storica del locale.
Il ristorante era allora costituito da una sola sala detta “Squaio” perché lì vi si svolgeva tutto il lavoro, e alla quale furono presto aggiunti gli spazi dei negozi confinanti. Italo Santucci aveva 33 anni ma già una consolidata esperienza. Aveva terminato gli studi da geometra e affiancato il padre Valerio nel ristorante di famiglia, ‘Il Boccale’ in via Veneto. Sposato nel 1953, lui ed Anna aprirono due anni dopo il ristorante Piccolo Mondo, sempre in via Veneto. Dopo poco si spostarono in piazza Di Pietra, con il ristorante La Borsa. Nel 1956, poi, la passeggiata per viale Parioli fu decisiva per l’apertura del Caminetto. Il ristorante si sarebbe dovuto chiamare Al Platano, per la serie di alberi appena piantati nel viale, ma l’installazione del vecchio girarrosto prelevato dal vecchio ristorante La Borsa, spinse verso il nuovo nome.
Oggi, Santucci lascia tutto ciò al figlio Fabrizio che insieme ai suoi figli Valerio Lavinia e Marco e alla moglie Francesca seguono Il Caminetto con la stessa passione ed energia di cinquant’anni fa. In nome della tradizione, e della famiglia.