(ANSA) – ROMA, 04 OTT – La corsa per il Campidoglio torna
allo schema del bipolarismo: centrodestra contro centrosinistra.
A sfidarsi al secondo turno saranno Enrico Michetti, l’avvocato
con la passione per l’Antica Roma sostenuto da Fdi, Lega e FI, e
Roberto Gualtieri, il professore portato dal Pd e dalle altre
forze progressiste. Restano fuori la sindaca del M5s Virginia
Raggi e il leader di Azione Carlo Calenda. Per conquistare la
poltrona di Palazzo Senatorio, Gualtieri – anche nell’ottica
delle convergenze nazionali tra Pd e Movimento – si rivolgerà a
tutti coloro che hanno votato Raggi, ma anche ai sostenitori di
Calenda, a cui però guarda anche Michetti. Comunque vada, la
partita misurerà, dopo anni di scintille, la possibilità di
calare l’asse giallorosso anche nella Capitale, sperando nel
traino della giunta regionale che già annovera M5S.Gualtieri già
parla a “tutte le romane e i romani” ed in particolare “agli
elettori di Raggi e Calenda. Mi rivolgerò anche ai leader dei
partiti. Roma può rinascere. Adesso andiamo al ballottaggio e
vinciamo le elezioni”, dice. Il risultato delle suppletive di
Primavalle, in cui il M5s non si è presentato e che ha premiato
il segretario dem di Roma Andrea Casu, secondo il Pd è un buon
viatico: “Le forze di centrosinistra si uniranno anche al
ballottaggio”. Michetti, invece, punta al programma e parla
quasi già da sindaco: “Roma è immobile, ci occuperemo di
snellire la burocrazia”. Quando sono stati scrutinati quasi un
sesto dei seggi, 433 su 2.603, Michetti è al 31,17%, Gualtieri
al 26,77%, Raggi al 20,52% e Calenda al 17,48%. Quanto ai
principali partiti, il quadro (parziale) vede il Pd attorno al
16,2%, il M5s all’11,7%, FdI al 17,9% e la Lega al 6,23%.
(ANSA).
Sfida finale Michetti-Gualtieri,Roma partita aperta
Finisce era Raggi .Caccia a voti Calenda.Pd spera in asse con 5s
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