Portare l’auto dal meccanico per fare un semplice tagliando e scoprire che i topi hanno danneggiato il sistema elettrico, rosicchiando i cavi. A Roma succede anche questo, come racconta a ‘’Il Corriere della Sera’’ la giornalista di TV200 e coordinatrice del nuovo Comitato di direzione del mensile «Donne Chiesa Mondo» dell’Osservatore Romano, Rita Pinci, che l’ha vissuto m prima persona.
Abita in una zona «ad alta densità abitativa, con pub e ristoranti, dove i cassonetti si riempiono subito e i topi arrivano a decine», dice. Eppure quando ha saputo che i roditori erano entrati nel motore della sua auto, credeva «di essere la prima a cui succedeva. Invece – continua – mi hanno detto che succede di continuo».
Il motivo lo spiega a ‘’Il Corriere della Sera’’ Gianluca Zucchet, titolare della ditta di derattizzazione Zucchet Italia: «In autunno e inverno, per sopportare le temperature più rigide, i topi entrano nel vano motore delle macchine per cercare riparo. Avviene in particolare dove c’è un’infestazione molto pronunciata», sostiene Zucchet.
Una volta al l’intemo, poi, i roditori devono risolvere «il problema dei denti che crescono in continuazione. Quindi – aggiunge il titolare della ditta – iniziano a rodere le parti in plastica dura come le guaine dei cavi elettrici o le vaschette del tergicristallo e del refrigerante». Così si crea il danno, che può costare al proprietario della macchina poche decine di euro, ma anche migliaia. Dipende da quali cavi vengono rotti e dal modello dell’auto.
Oltre a essere un problema economico e igienico, tuttavia, il fatto che i topi possano entrare nel motore di una macchina è anche, sottolinea Pinci, «una questione di sicurezza».
Può succedere infatti che i ratti riescano a entrare nell’abitacolo delle auto passando per il filtro dell’aria condizionata. «Se mi sbuca un topo mentre sto guidando – commenta la giornalista – io vado a sbattere». Ma c’è un rimedio?
L’arma principale è la derattizzazione della zona in cui si parcheggia abitualmente. Aggiunge ancora Zucchet: «Nelle ville private la possono fare i cittadini, ma se la macchina è parcheggiata sul suolo pubblico la dovrebbe fare il Comune di Roma, cosa che non fa abitualmente».
Non resta che un consiglio, conclude il titolare: «Mai parcheggiare la macchina sopra a un tombino stradale o adiacente a una bocca di lupo nei periodi invernali». O vicino ai cassonetti. Sempre che si riesca a trovare un altro posto.