Infrastrutture Roma: Veloccia, i trasporti sono la priorità e per il Campidoglio 2 progetto da aggiornare

La linea del tram Roma Giardinetti Tor Vergata è un'opera che potrà essere disponibile già dal Giubileo del 2025, e occorre lavorare per far arrivare la metro

Il nuovo assessore all'Urbanistica di Roma Maurizio Veloccia.

“Il problema dei trasporti è fondamentale. Il sindaco quando era ministro ha ottenuto il fondamentale passaggio dell’area dall’ateneo al Demanio. Ed ora è importante soprattutto dare il via a quella che adesso è una certezza, la riqualificazione e prolungamento già finanziato, della linea del tram Roma Giardinetti Tor Vergata, un’opera che potrà essere disponibile già dal Giubileo del 2025, e lavorare per far arrivare la metro”. È quanto sottolinea l’assessore all’Urbanistica della giunta Gualtieri, il dem Maurizio Veloccia, intervistato da ‘La Repubblica’.

Rumors dal Campidoglio parlano anche della possibile destinazione degli 80 ettari per ospitare l’Expo del 2030. “Per poter ottenere la candidatura Roma, che ha già una forza simbolica enorme, deve presentare progetti credibili. Per questo siamo analizzando le ipotesi in campo a partire da quella della Tiburtina della giunta precedente. Se non sarà percorribile faremo un’altra scelta”.

E la proposta dell’università, adottata dalla Regione, di destinare gli ettari delle Vele a una Città della conoscenza, un centro di ricerca di ultima generazione? 

“Mi sembra un’ipotesi convincente, da approfondire”.

Passiamo al prolungamento della metro A da Rebibbia a Casal Monastero, un project financing vinto da una cordata di costruttori e mai realizzato per un problema di eccessive compensazioni. 

“Su questa vicenda, che segue l’assessore Patanè, ci sono gravi contenziosi con il consorzio. Ma la nostra volontà è quella di non attendere, e risolverli parlando con loro e trovando risorse pubbliche autonome”.

L’ex Fiera di Roma sulla Colombo è un’area abbandonata con tutti i suoi capannoni.

“L’ex Fiera, come ha scritto Repubblica, è ora proprietà di un fondo Unicredit. E per il suo futuro vogliamo far leva sul concorso internazionale di progettazione”.

Vi convincerebbe l’idea di un quartiere internazionale con foresterie e case per i manager delle grandi società che hanno sede a Roma? 

“Questa è un’ipotesi. Ma quella della ex Fiera è una localizzazione pregiata, sulla direttrice della Coìombo, adatta anche a funzioni direzionali. Vorremmo evitare che dal progetto di Veltroni di un mix funzionale venissero fuori solo abitazioni e nessun servizio cittadino o di quartiere. Credo che mettendoci a un tavolo con proprietà si possano trovare soluzioni ragionevoli”.

Spostiamoci di poco, a Ostiense, con il progetto del Campidoglio 2, assegnato dopo un bando e abbandonato, con il piano di trasferire tutti gli uffici in un complesso firmato dall’architetto Desideri, di fronte a Eataly.

“Questa sarà una decisione politica. È del tutto evidente che la strategia di risparmiare i soldi degli affitti e liberare il Campidoglio per farne un grande museo è giusta. Dopo anni di ripensamenti l’ex giunta Marino aveva tentato di riavviare l’opera ma dal 2016 tutto si è rifermato. Oggi la società vincitrice, la Astaldi, è entrata in crisi e anche il piano economico va aggiornato”.

Sempre a Ostiense, il cantiere della Città dei Giovani agli ex mercati generali è ancora una buca piena di fango.

“E non può più rimanere in uno stato di stallo. Non ci tireremo indietro di fronte al confronto con una nuova ipotesi del dopo Covid per un viale aperto, chiesta dai concessionari, ma bisogna mettere ad ogni costo un punto alla questione”.

Infine due opere per le quali il Campidoglio deve sicuramente intervenire: il completamento dell’anello ferroviario, atteso dal dopoguerra, e la ricerca di una grande società che scelga le Torri di Ligini all’Eur come sua sede. 

“Per l’anello l’assessore Patanè sta lavorando per ottenere da Ferrovie una riduzione dei tempi di realizzazione al momento pianificati “oltre il 2026″. E per le Torri dell’Eur di Cdp. ora in ristrutturazione, ci muoveremo, di concerto con il territorio, per trovare la soluzione migliore”.

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