“E’ stato un raptus, nessuna premeditazione”, questa la ricostruzione, secondo quando si apprende, che Claudio Cesaris avrebbe fatto davanti al gip del tribunale di Civitavecchia, confessando l’omicidio del biologo dell’Università della Tuscia Dario Angeletti, trovato morto martedì scorso all’interno della sua auto.
Secondo quanto trapela dall’interrogatorio, l’indagato avrebbe ammesso di aver sparato alla vittima durante l’incontro avvenuto nel parcheggio delle Saline sul litorale di Tarquinia.
Il gip ha disposto il carcere, si dovrebbero aprire quindi le porte dell’istituto Mammagialla di Viterbo, in attesa del processo.