L’accordo tra Governo, Regione Lazio e Comune di Roma ha permesso di avviare le procedure per le operazioni di capping della discarica di Malagrotta. Una positiva intesa, con cui sono state condivise modalita’ e interventi per realizzare, in tempi certi, la messa in sicurezza e il ripristino ambientale del grande impianto di smaltimento dei rifiuti chiuso nel 2013. Il finanziamento governativo di circa 250 milioni di euro sara’ messo a disposizione dal Ministero della Transizione ecologica, mediante il Fondo Coesione e Sviluppo, mentre la Regione sara’ il soggetto attuatore attraverso il Commissario unico Giuseppe Vadala’, che sara’ incaricato di gestire tutte le fasi dell’affidamento e dell’apertura dei cantieri.
E’ quanto fa sapere la Regione Lazio.
“Nelle ultime settimane tutte le istituzioni competenti hanno lavorato in sinergia per reperire le risorse economiche e promuovere i procedimenti tecnici e amministrativi con l’obiettivo di accelerare sulle operazioni di capping della discarica, fornendo indicazioni chiare su tempi e responsabilita’: e’ stato infatti definito un preciso cronoprogramma che prevede la conclusione degli interventi e la rigenerazione dell’area entro il 2025” dichiara Massimiliano Valeriani, assessore al Ciclo dei Rifiuti della Regione Lazio.
“Avvieremo da subito un percorso di confronto con i Municipi interessati e con i residenti della Valle Galeria per costruire insieme a loro un programma di interventi per la realizzazione di un grande parco e di aree attrezzate, per fare in modo che quella che per decenni ha rappresentato un grave vulnus ambientale diventi una nuova opportunita’ per la riqualificazione di questo territorio” aggiunge Sabrina Alfonsi, Assessore all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti del Comune di Roma.
Il presidente della Commissione Ecomafie, Stefano Vignaroli: “e’ finalmente un passo concreto per salvaguardare cittadini, ambiente e salute”. Vignaroli ricorda che si tratta della “piu’ grande discarica d’Europa, chiusa nel 2013 dal sindaco Marino, ma mai bonificata, come prevedeva e prevede tutt’oggi la legislazione in materia di discariche. Un vero e proprio ecomostro che necessita di massima attenzione affinche’ possa essere messo in totale sicurezza altrimenti i danni saranno irreparabili”. Non possiamo permetterci di sprecare questi importanti fondi europei perche’ paradossalmente dovremmo fronteggiare una procedura d’infrazione europea, cioe’ soldi dei cittadini, che devono essere usati per pagare una multa molto piu’ alta dei 250 milioni di euro stanziati. Inoltre questi fondi per la bonifica – spiega Vignaroli – saranno reclamati in danno al proprietario di Malagrotta secondo il principio di chi inquina, paga. Questo importante risultato e’ stato ottenuto da tantissimi attori come anche il Comune di Roma, la Regione oltre che il Governo. Questo deve essere la politica: dialogo costruttivo per sanare errori che danneggiano i cittadini. Dialogo e lavoro serrato possono risolvere anche i problemi della piu’ grande discarica d’Europa”.