Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Marco Vincenzi, ha approvato una legge per la tutela della Blue Economy, modello economico circolare, sostenibile e innovativo di produzione e consumo che, in sinergia con l’ecosistema acquatico, valorizza attivita’ e risorse collegate al mare, ai fiumi, ai laghi e alle coste.
“L’economia dei nostri territori marittimi e’ uno dei settori piu’ importanti per lo sviluppo della nostra Regione. E’ fondamentale la formazione di nuove figure professionali, al fine di diventare sempre piu’ competitivi, anche con gli altri territori regionali. Ringrazio le consigliere e I consiglieri di maggioranza e opposizione per il lavoro svolto”. Cosi’ Marco Vincenzi, Presidente del Consiglio regionale del Lazio.
La Regione riconosce cosi’ il ruolo strategico della Blue Economy e promuove politiche formative, di crescita occupazionale e di sviluppo economico dei diversi settori di attivita’. Con la legge si favorisce il processo di formazione del personale e l’inserimento nel mondo del lavoro di figure professionali innovative richieste dal particolare tipo di economia. Importante poi la cooperazione tra soggetti pubblici e privati, attuata soprattutto attraverso la creazione della Rete regionale sulla Blue Economy.
Al centro del provvedimento c’e’ anche la tutela dell’ambiente, con incentivi ai pescherecci che recuperano plastica in mare. La Regione Lazio interviene a sostegno delle universita’ per finanziare la ricerca nel settore, con interventi finalizzati al potenziamento e allo sviluppo dei programmi di ricerca e innovazione. Per la realizzazione dei diversi interventi la Regione approva il Programma triennale della Blue Economy, nel quale si individuano le principali strategie per il periodo temporale di riferimento.
La Regione Lazio ha approvato la legge sulla “promozione della formazione, occupazione nei settori della Blue economy”, che vede come primo firmatario Daniele Ognibene (Caprogruppo LeU al Consiglio Regionale del Lazio), insieme ai Consiglieri Regionali Gino De Paolis (Lista Zingaretti) e Enrico Maria Forte (PD).
“Una svolta decisiva per una regione” che puo’ vantare ben 361 km di costa sul Mar Tirreno, oltre a 43 laghi, 18 fiumi e 11 porti marittimi strategici per spostamenti e trasporti commerciali
.”Si tratta di una legge – dichiarano Daniele Ognibene e Gino De Paolis – fortemente voluta. Come Regione Lazio, infatti, abbiamo dimostrato una particolare sensibilita’ su una delle eccellenze del nostro territorio. Il mare, i laghi ed i fiumi, infatti, portano con se’ cultura, ma anche possibilita’ di sviluppo economico ed occupazionale”. “La nostra economia – sottolineano -, nel Lazio ma anche su tutto il territorio nazionale italiano, deve ripartire dal mare, dai fiumi e dai laghi. Come Regione Lazio abbiamo voluto essere dei precursori in questo settore, ma non basta. Serve, infatti, un piano d’investimenti a livello nazionale, visto che l’Italia vanta ben 8.300 km di costa e 645 comuni italiani, sui quasi 8.000 totali, che si affacciano sul mare. A questi vanno aggiunti piu’ di altri 1.000 che comprendono fiumi e laghi nel loro territorio”.
“La blue economy – continua Ognibene – puo’ essere veramente il primo passo verso un’economia sostenibile che crea sviluppo e lavoro, soprattutto in un momento delicato come questo che stiamo vivendo. Come Regione Lazio vogliamo essere gli apripista di una nuova visione economica incentrata sull’ambiente e sull’acqua>. La Regione Lazio, con l’approvazione di questa legge, vuole creare un sistema sinergico tra imprese ed enti di formazione e ricerca al fine di offrire soluzioni concrete per un’occupazione in settori strategici e innovativi”. “La legge in questione – aggiungono Ognibene e De Paolis – fara’ si’ che verranno sviluppati dei veri e propri corsi di formazione professionale sul tema della blue economy, anche grazie alla collaborazione del sistema educativo regionale. Tutto cio’ accrescera’ le competenze specifiche e permettera’, oltre alla creazione di nuove figure lavorative, anche degli investimenti (supportati dalla stessa Regione) per la nascita e lo sviluppo di PMI, start up e nuove imprese giovanili che opereranno nel settore della blue economy”.