I cittadini di Centocelle e dei quartieri vicini chiedono l’immediata valorizzazione del Parco. L’assessora capitolino Sabrina Alfonsi questa mattina ha visitato il Parco Archeologico di Centocelle insieme all’assessore municipale Edoardo Annucci e al Presidente Mauro Caliste.
Il comitato locale ha fatto sapere che è stato “un sopralluogo tecnico per verificare le criticità già evidenziate in altre sedi da cittadini e comitati, per individuare le priorità di intervento e cominciare a indirizzare gli uffici del Dipartimento Ambiente di Roma Capitale verso atti concreti. Siamo entrati dall‘ingresso aperto dai cittadini sul lato Quadraro Vecchio/Tor Pignattara – Via di Centocelle 129 – ed inoltrati nel Canalone mostrandole i rifiuti interrati, per poi attraversare i 33 ettari del primo stralcio ed arrivare all’ex Casilino 900 agli autodemolitori sulla Togliatti”. L’assessore Alfonsi è sembrata molto sensibile al tema, ci hanno detto esponenti del Comitato che ora si aspettano fatti concreti in merito.
Sono anni che il Comitato chiede la possibilità di fruire in modo più completo dello spazio verde, ma nei fatti durante la giunta Raggi nulla è stato fatto, e ora i cittadini si rivolgono alla nuova giunta Gualtieri. Negli anni scorsi, inoltre, soprattutto d’estate nell’area sono scoppiati incendi. Per i cittadini è “indispensabile aprire ufficialmente l’ingresso da Via di Centocelle e procedere alla realizzazione del secondo stralcio, altri 20 ettari di parco con annessa la Villa romana della Piscina e la relativa area museale”. E poi, “bloccare l’accesso carrabile all’ex Casilino 900 – dove la situazione di rifiuti ingombranti e’ ormai drammatica – tramite l’area ex ENI per evitare ulteriori sversamenti di rifiuti e provvedere ad aprire un percorso pedonale verso Torre Spaccata e Don Bosco”.
Non meno importante la delocalizzazione degli autodemolitori, che da decenni insistono lungo il perimetro. Per il Comitato dopo anni di “rinvii e inutili chiusure è indispensabile liberare il PAC da questa ingombrante presenza, anche in virtù del recepimento delle direttive europee in materia, per le quali si rischia l’apertura della relativa procedura di infrazione”.