Termini-Tor Vergata, i dubbi del Comune sulla tranvia fanno discutere

CityRailways: si rischia di perdere un'altra opera ammessa a finanziamento

Non è passata inosservata la frenata del Campidoglio sul progetto di allungare la ferrovia Termini-Giardinetti fino a Tor Vergata.

Qualche giorno fa, alle assemblee capitoline di Mobilità e Giubileo, l’assessore ai Trasporti di Roma Capitale Eugenio Patanè ha sostenuto che si debba “garantire che una linea del ferro arrivi a Tor Vergata per il progetto Expo, poiché ci vuole una metropolitana proprio sul sito delle Vele di Calatrava. A questo punto però dobbiamo chiederci che senso hanno le tranvie, se portiamo la metro a Tor Vergata. Bisogna ragionare tanto sul sistema di trasporto quanto sulla domanda. Se i passeggeri caleranno a 5.500 dopo l’Expo, è evidente che c’è un surplus su cui dobbiamo ragionare. Serve un vestito che si adatti alle esigenze del territorio anche dopo l’evento, è un ragionamento che va fatto”.

La posizione sul tema dell’amministrazione guidata da Roberto Gualtieri ha scatenato una serie di critiche – ragionate e motivate – sulla debolezza delle motivazioni che spingerebbero ad accantonare il progetto dell’allungamento della Termini-Giardinetti.

Soprattutto perché questo prolungamento sarebbe stato già finanziato con oltre 200 milioni di euro per 12 km aggiuntivi e 22 nuovi tram.

Come spiega CityRailways, blog che si occupa di mobilità e trasporti, con questa mossa il Comune potrebbe accantonare in modo discutibile un altro progetto, dopo quello della funivia di Casalotti e il tram sui Fori.

“L’Assessore al riguardo dice che ‘Se Roma si aggiudicasse l’esposizione internazionale, infatti, la domanda trasportistica nell’area sarebbe di 25mila persone l’ora nei mesi dell’evento, ma per il dopo Expo, a regime ordinario, si stima un passaggio di soli 5.500 utenti l’ora’. A parte che i 5.500 passeggeri/ora le analisi consegnate al Ministero li stimano sulla tratta centrale della Termini-Tor Vergata, se non pagano la fattibilità di 213 milioni di euro, percé dovrebbero valere quella di opere per 450 milioni? – è la domanda che si pone CityRailways – Mentre si pensa alla risposta, si rischia di perdere un’altra opera ammessa a finanziamento sull’obbligo giuridicamente vincolante di metterla in cantiere a partire dal 31 dicembre 2023”.

 

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