Roma-Viterbo, si fa ancora più dura la battaglia legale dei pendolari

Presentata l’istanza di avocazione delle indagini. Bonanni: non molliamo

Si inasprisce la battaglia legale portata avanti dal comitato pendolari della Roma-Civitacastellana- Viterbo. Una battaglia intrapresa a suon di carte bollate, dove il Comitato pendolari Ferrovia Roma Nord di Fabrizio Bonanni sta cercando da anni di denunciare le condizioni della tratta in relazione all’epidemia del Covid-19, condizioni ritenute dal comitato “del tutto non conformi alle disposizioni vigenti in materia di misure di contenimento della diffusione del virus”.

In questa torrida estate romana, però, c’è da registrare una novità importante. Il 18 agosto, infatti, il comitato dei pendolari ha chiesto di depositare istanza di avocazione delle indagini per il fascicolo aperto dalla procura presso il Tribunale di Roma.

Tradotto dal giuridichese: si chiede ad un pubblico ministero di grado superiore di far proprie le attribuzioni normalmente demandate all’ufficio del pubblico ministero di grado inferiore per il compimento di determinati atti.

“In tale atto si esponevano le condizioni del tutto non conformi alle disposizioni vigenti in materia di misure di contenimento della diffusione del virus Covid-19 nelle quali erano (così come tuttora sono) costretti a viaggiare gli utenti della ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo, conosciuta anche come ferrovia Roma Nord, mettendo quindi quotidianamente a repentaglio la salute propria, dei congiunti e di tutte le persone con le quali entrino in contatto, per il semplice fatto di dover utilizzare il servizio per recarsi a scuola o a lavoro – è il cuore del comunicato del comitato – si rappresentava anche che a una situazione di criticità già preesistente all’emergenza epidemiologica e sanitaria si era aggiunta una serie costante di soppressioni di corse —pari a una percentuale media del 40%— proprio negli orari di punta, tali da provocare numerosi assembramenti nelle stazioni (con particolare riguardo a quella di Piazzale Flaminio in Roma) e all’interno dei treni”.

A Radiocolonna, Fabrizio Bonanni ha espresso amarezza per la situazione ma anche tenacia e determinazione per proseguire senza indugi la propria battaglia a difesa dell’utenza della Roma-Civitacastellana-Viterbo.

“Nonostante i casi legati al Covid, alcuni probabilmente determinati anche dalle condizioni dei mezzi pubblici, la giustizia ha deciso di voltarsi dall’altra parte sul tema della Roma-Civitacastellana-Viterbo – è lo sfogo di Bonanni a RC – questo disinteresse umilia i tanti pendolari che ogni giorno mettono a rischio la propria salute per andare a scuola o al lavoro”

 

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