Un manto verde scende rigoglioso, e incolto, dalla parete delle Mura di Porta Maggiore a Roma. Ciuffi di vegetazione sono cresciuti nel complesso archeologico che divide via Cernaia e via Parigi, poco distante dalla fontana delle Naiadi. A Testaccio un cartello della polizia municipale è stato divelto dall’erba selvaggia cresciuta, e mai sfalciata, su via Nicola Zabaglia. Ed è semplice inciampare sulla passeggiata che conduce al Colosseo: qui, milioni di turisti provenienti da tutto il mondo, transitano facendo lo slalom tra i sanpietrini divelti dalle erbacce. Da nord a sud la Capitale è avvolta dalla vegetazione che sta danneggiando strade e monumenti. Tra i punti più marcati dal degrado ci sono: Porta San Sebastiano, San Giovanni, l’area del Colosseo e dei Fori Imperiali, Muro Torto, Piazza del Popolo, Terme di Diocleziano, Porta Maggiore, dove a giugno scorso sono caduti calcinacci all’incrocio con piazzale Labicano, e le Mura Aureliane fino a via del Campo Boario. Queste ultime si stanno consumando in una lenta agonia: l’ultimo cedimento è soltanto di pochi giorni fa. Per il recupero delle Mura Aureliane sono stati stanziati 23,1 milioni nel progetto giubilare Caput Mundi con fondi Pnrr: gli interventi sono in progettazione. Intanto, però, il resto della città è nella morsa della vegetazione che cresce selvaggiamente a ogni angolo. E a lamentarsi non sono soltanto i residenti ma anche i tanti turisti. In questi giorni è stata recapitata alla commissione Ambiente del Campidoglio una lettera. “La vostra città versa in uno stato di degrado per cui si possono usare tutti gli aggettivi negativi del dizionario italiano”, scrive una turista nella missiva, diffusa dal consigliere capitolino della Lega, Fabrizio Santori. “Non solo la sporcizia ma le erbacce che crescono intorno e su fontane e monumenti”, sottolinea la donna.
Il diserbo sulle opere monumentali è in capo alla Sovrintendenza capitolina ai beni culturali a cui competerebbe un programma di interventi straordinari e ordinari di manutenzione, combinato alla tutela del patrimonio. Per quanto riguarda invece gli interventi su strade e marciapiedi, dal Campidoglio ricordano che è stato recentemente avviato il tavolo per il decoro e che sono in programma attività di sfalcio in tutta la città: i primi lavori sono partiti da lungotevere Marzio e viale Pretoriano (Municipio I), Corso d’Italia e Piazza Brasile (Municipio II), via Filippo Fiorentini e via dei Monti Tiburtini (Municipio IV), via Sabatino e via Senorbi (Municipio XI), via della Vignaccia (Municipio XII), via della Storta e via Damiano Chiesa (Municipio XIV), via Flaminia Vecchia (Municipio XV). Nelle prossime due settimane invece è previsto il diserbo su tutto il lungotevere del Municipio I, via Tiburtina, piazzale del Verano, viale dell’Università, viale Regina Margherita (Municipio II), viadotto dei Presidenti (Municipio III), via Casale di San Basilio, viale Kant, via di Tor Cervara (Municipio IV), viale della Serenissima, via Prenestina, via Palmiro Togliatti (Municipio V), via di Lunghezza, via di Rocca Cencia (Municipio VI), via Tuscolana, via Appia, via Anagnina (Municipio VII), via Laurentina, circonvallazione Ostiense, viale Leonardo Da Vinci (Municipio VIII), via Castel di Leva, viale Oceano Atlantico, viale Oceano Pacifico (Municipio IX), viale dei Romagnoli, Litoranea, viale del Lido di Castelporziano (Municipio X).