Roma: Greenpeace, “Mobilità insostenibile; è flop di Gualtieri”

"C'è stata una diminuzione dei mezzi per il bike sharing e dei monopattini"

“L’insostenibile mobilita’ di Roma”, il rapporto di Greenpeace che raccontava una citta’ “fatta di periferie abbandonate a se stesse, un trasporto pubblico inefficiente, inquinante e malridotto, piste ciclabili scarse, pericolose e frammentate, e ancora oltre 2 milioni di cittadini senza un’adeguata copertura di mobilita’ condivisa”, dopo 12 mesi dalla sua pubblicazione “rimane purtroppo ancora attuale” spiega Federico Spadini coordinatore dello studio definendo poi la giunta Gualtieri “un flop” – al momento – sul piano delle azioni per rilanciare la mobilita’ sostenibile. Intanto, la morsa del traffico sulla Capitale non si allenta. Ingorghi, code di auto, soste selvagge sono ormai una costante. “Ad un anno di distanza dall’uscita del nostro rapporto si e’ mosso poco – osserva l’esponente di Greenpeace – la giunta Gualtieri non ha cambiato nulla. Registriamo una situazione stagnante”. E per alcuni aspetti c’e’ stato, sempre secondo Spadini, anche un peggioramento.

“Ci sono carenze nel trasporto pubblico – ha sottolineato il rappresentante di Greenpeace – che non e’ all’altezza a fronte di una domanda che e’ tornata a livelli pre Covid”. Sul fronte del bando per tutti i diesel nel 2024 “siamo ancora lontanissimi”. Poi “non si sono fatti passi avanti per disincentivare l’uso dei veicoli privati”. Si tratta di un esercito di 1,7 milioni di mezzi che ogni giorno tiene in ostaggio la Capitale.

“C’e’ stata una diminuzione dei mezzi per il bike sharing e dei monopattini, una misura che – continua Spadini – non incentiva l’espansione dei servizi di mobilita’ condivisa che e’ uno degli asset chiave della mobilita’ sostenibile”. Premesso che “il problema della mobilita’ a Roma e’ cronico e profondo” secondo l’esperto l’amministrazione Gualtieri “non ha fatto grandi progressi nel migliorare l’insostenibile mobilita’ romana. Se avremo la possibilita’ di incontrare il sindaco – continua Spadini – partiremo da quelle tematiche che riteniamo centrali e che sono state anche messe in evidenza nel nostro rapporto: incentivare il trasporto pubblico, la mobilita’ condivisa, piu’ infrastrutture pedonali e ciclistiche e il bando per le motorizzazioni diesel. Con una priorita’ di interventi nelle zone meno servite”.

Per l’esponente di Greenpeace, a Roma “ci sono interi quartieri che non hanno nessun tipo di accesso alla mobilita’ sostenibile: non hanno un metro di piste ciclabili, non hanno accesso alla mobilita’ condivisa. E’ un quadro preoccupante – conclude – perche’ richiede interventi profondi e strutturali, un cambio di approccio da subito. Tutte le amministrazioni degli ultimi anni non sono riuscite a dare una soluzione a questo problema. Si e’ aggiunta polvere su polvere”.

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