Gualtieri e gli abusivi legalizzati

Sarà anche una risposta di sinistra al decreto governativo "smantella rave", ma assegnare gli alloggi a chi li ha occupati illegalmente e fare dono di tutti gli allacci necessari è un insulto a chi da anni fa la fila regolarmente per avere legalmente una casa.

Un momento dello sgombero nel quartiere romano di Don Bosco

“La dignità delle persone viene prima di tutto” dice il sindaco Gualtieri a difesa del tanto discusso e discutibile direttiva che autorizza gli abusivi che occupano residenze senza averne alcun diritto a mantenere il tetto sopra la testa. E già che ci siamo a queste persone, dichiaratamente fuorilegge, gli concediamo, gratis, tutti gli allacci necessari.

Nella direttiva si specifica che questo si rivolge a persone “fragili” agli over 65 ai disabili e minori, ma anche ai richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale.

E’ evidente che il poco giustificabile provvedimento del sindaco (uno dei pochi arrivati finora dal Campidoglio) intende colpire la legge nazionale che sancisce il divieto di residenza e allacciamenti a chi occupa abusivamente un immobile.

Ma con quali criteri e controlli sono stati giudicati “fragili” i tanti beneficiari della munificenza di Gualtieri? Quale grado di disabilità ti consente di avere luce e gas gratis?

Ci chiediamo con sgomento chi ha tracciato i parametri necessari per essere abusivi legalmente autorizzati?

Non sarebbe la prima volta che dietro le porte delle occupazioni illegali si celino personaggi provenienti da clan e cosche.

Ma vogliamo davvero pagare noi romani i costi derivanti da questi luridi imbrogli? E si perchè tra affitti non riscossi e bollette non pagate il conto salatissimo che ne verrà fuori scenderà rapidamente le scale del Campidoglio per riversarsi in capo ai nostri concittadini.

Sarebbe stato doveroso e logico che prima di mettere una firma venissero vagliate le singole situazioni ricordando che a Roma le persone veramente “fragili” e bisognose di aiuto sono migliaia.

Questa direttiva che gioco forza andrà rivisto, pare quasi un fuoco d’artificio da campagna elettorale.

Non creda il sindaco Gualtieri che questa ingiustizia mascherata da buonismo di sinistra passi sotto silenzio e che i circa 13.000 nuclei familiari regolarmente in attesa di un alloggio Erp non vogliano far valere la loro voce e i loro regolari diritti.

Meno inaugurazioni e sorrisi per la stampa e più dinamismo e concretezza nel risolvere i problemi della Città; per queste ragioni si elegge un sindaco, sperando sia quello buono, non per altro!

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