Cabine distrutte allo stabilimento Ondina; altri danni nelle strutture già colpite il 22 novembre scorso e nuovamente sferzate dalle onde; detriti, rifiuti, legna, plastiche, persino il casco di una moto trascinati sulla riva. All’indomani della nuova forte mareggiata, è di nuovo conta dei danni sulla costa centro sud di Fregene e i balneari lanciano l’ennesimo, accorato, Sos: “Abbiamo subito nuovi danni – riferisce Simonetta Mancini, presidente di Balnearia litorale romano – a fronte dell’aggressività crescente del mare e che ormai spinge il fenomeno erosivo sempre più anche verso il tratto nord di costa. Le imprese sono in sofferenza, rischiano di morire ed è necessario che, in attesa della barriera soffolta, almeno si facciano degli interventi urgenti di difesa”.
I balneari attendono che il cantiere della barriera soffolta prenda corpo alla luce che la posa dei massi non potrà avvenire prima di fine gennaio. “Nell’attesa, si faccia presto – aggiunge Mancini – non se ne può più della burocrazia. La costa di Fregene rischia di sparire un pezzo alla volta ad ogni mareggiata: non ha più difese”. L’amministrazione comunale di Fiumicino ha chiesto alla Regione Lazio, ed attende la risposta, lo stato di calamità per i danni subiti sulla costa per la violenta mareggiata del 21 e 22 novembre scorsi.