Natale amaro per Odradek, la storica libreria di Roma chiude dopo 25 anni

L'annuncio arriva dagli stessi titolari, con un post su Facebook. "Quest'anno è stato il tracollo, con incassi giornalieri sotto i 300 euro". Migliaia le reazioni al post e tra i commenti c'è quello del direttore del Tg La7, Enrico Mentana, che propone

Natale amaro per Odradek, storica libreria di Roma in via dei Banchi Vecchi, a due passi da piazza Navona e Campo de Fiori: dopo 25 anni, il 6 gennaio, cesserà l’attività perché i costi, “economicamente e umanamente”, non sono più sostenibili. L’annuncio arriva dagli stessi titolari, con un post su Facebook. “Quest’anno è stato il tracollo, con incassi giornalieri sotto i 300 euro” scrivono Katia e Davide elencando i numeri “implacabili” del 2022: “9mila euro di incassi mensili in Libreria equivalgono a 2.700 euro di guadagni (il 30% di media è il guadagno sui libri). Con 2mila euro di affitto non rimane nulla. In agosto abbiamo incassato 4mila euro contro i 6.500 dell’anno precedente, a settembre incassiamo 6.500 euro contro i 10.700 del 2021. Tutti i mesi registriamo un calo del fatturato di duemila euro”.

E questo nonostante la libreria, rivelano, loro stessi, sia stata anche aiutata. “Le istituzioni nazionali, con i contributi alle Biblioteche per l’acquisto nelle librerie indipendenti; la Regione Lazio, con i bonus per progetti culturali a decine di librerie, e il sostegno di privati cittadini che ci hanno permesso di pagare ricevute bancarie di diecimila euro nel mese di agosto”. Contributi che però “non sono stati sufficienti a invertire la tendenza”.

Migliaia le reazioni al post e tra i commenti c’è quello del direttore del Tg La7, Enrico Mentana, che propone: “Ma se quei clienti che se lo possono permettere anticipassero mille-duemila euro per acquisti di libri del prossimo anno (io compreso, ovviamente) e intanto cercassimo una soluzione alla chiusura?”. Il direttore del Salone del libro di Torino lo scrittore Nicola Lagioia aggiunge “Molta tristezza. Ma altrettanta gratitudine per quello che avete fatto”.

“Una sconfitta per la città e un giorno triste per chi ha usufruito della loro professionalità e cortesia in tutti questi anni. Senza Odradek saremo tutti un po’ più poveri”, scrive l’eurodeputato e scrittore Massimiliano Smeriglio. A Rai news 24 il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano sottolinea “Stiamo per riproporre la legge sul libro e speriamo di affrontare organicamente il settore. Un punto importantissimo: alcune nostre storiche librerie hanno chiuso perché i proprietari ritengono più vantaggioso affittare a una griffe piuttosto che a una libreria. Ciò ha costituito un indebolimento dei centri storici. Nella legge immagino di inserire un obbligo per i Comuni proprietari di immobili di lasciare questi immobili a prezzi agevolati a coloro i quali hanno delle librerie”.

I proprietari della libreria che aveva preso il nome da un personaggio immaginato da Franz Kafka spiegano “Sempre meno lettori entrano in libreria, muoiono anziani e accaniti lettori e non c’è il ricambio. Le nuove generazioni non vivono più nella ‘civiltà della carta’. Il libro non scomparirà, ma non è più l’unico strumento di alfabetizzazione. Lo sviluppo delle reti rende sempre più complicata la costruzione di progetti economici sostenibili intorno al Libro”. E poi “c’è tutta una situazione economica sociale che ci preoccupa. E dunque dobbiamo evitare di rimanere incastrati nei debiti”. Dal 27 dicembre al 6 gennaio ci sarà la svendita totale di tutti i libri rimasti.

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