A tre anni dall’inizio della pandemia sta risalendo gradualmente la percentuale di persone che utilizzano il trasporto pubblico locale a Roma. Tuttavia, i numeri del 2022, evidenziano che ancora non si è tornati ai livelli pre Covid.
L’azienda capitolina Atac ha registrato lo scorso anno un numero di accessi in calo tra il 30 e il 25 per cento rispetto al 2019: un dato pressapoco in linea con quello rilevato da Asstra a livello nazionale, la quale ha calcolato una diminuzione media del 21 per cento. Sul fronte dei ricavi, quindi, considerando che nel bilancio 2019 di Atac sono stati conteggiati introti per 272.853.770 dalla vendita dei titoli di viaggio, la forbice dei minori ricavi si aggirerebbe tra meno 81 e meno 68 milioni nel 2022 rispetto al 2019. Tuttavia va considerato che, a partire dalla metà del 2022, la gestione delle ferrovie Roma-Lido e Roma-Viterbo è passata da Atac a Cotral e pertanto il confronto sui minori ricavi e la minore domanda di trasporto, determinati sulla base della vendita dei titoli di viaggio, non è puntale.
Per il 2023 Atac ha osservato un lieve miglioramento. La differenza con il 2019 è vista scendere sotto il 25 per cento. Il dato però non è ancora consolidato e bisognerà attendere i prossimi mesi per avere un quadro più preciso.