Madonna di Trevignano: preti 007 nel campo di via Monticello. Cardia si difende: “Attaccata da forze oscure”

Sulla madonnina lacrimevole ora indaga anche una commissione di inchiesta della Curia vescovile. Intanto, il 3 maggio davanti al lago ci sarà il raduno dei fedeli con la recita del rosario

Misti alla folla dei fedeli, hanno fatto domande come semplici curiosi o persone in attesa di una grazia o di un miracolo. Hanno chiesto lumi anche in paese sulla madonnina lacrimevole – quella di Trevignano – su cui ora indaga una vera e propria commissione di inchiesta della Curia vescovile. Chi li ha visti operare ricorda che “erano in cinque o sei”, tutti in borghese, racconta il Messaggero. Ma non erano dei pellegrini, né giornalisti sotto falsa spoglia. Erano preti, 007 inviati da Roma per capire che cosa accade davvero ogni 3 del mese nel campo di via Monticello dove, dal marzo del 2016, una statuetta acquistata a Medjugorie dalla “santona” Gisella Cardia, al secolo Maria Giuseppa Scarpulla, piange acqua e sangue.

E così, durante l’ultimo evento, quello del 3 aprile, a Trevignano sono arrivati gli “agenti segreti in nome di Dio”. Ma ora gli occhi sono puntati sull’operato dei quattro commissari, un teologo , un mariologo, uno psicologo e un canonista. Un primo parziale esito dell’indagine – si legge sul quotidiano romano –  come trapela dalla Curia di Civita Castellana, competente per territorio, sarà rivelato già nei prossimi giorni dal vescovo Marco Salvi. Il Vaticano segue con la massima attenzione la vicenda e potrebbe presto con vocare il vescovo a San Pietro. Da quanto si apprende il clima che si respira è quello di un grande scetticismo rispetto ai “poteri” della Cardia e alle performance della statuetta, soprattutto di fronte al fatto che la donna avrebbe fatto moltiplicare piatti di gnocchi e che la Madonnina avrebbe inviato messaggi minatori, persino maledizioni… Il che, stando a indiscrezioni, potrebbe portare a un pronunciamento di “nonsupematuralitate”.

Non solo. Già nel2016 i carabinieri del Ris analizzarono su delega della procura di Civitavecchia le lacrime arrivando alla conclusione che il Dna fosse compatibile con quello della Cardia. Poi il caso fu archiviato dal momento che non si potè contestare alcun reato preciso. Ora sempre a Civitavecchia pendono due denunce, una fatta ai carabinieri, l’altra alla finanza, su cui i pm stanno valutando se aprire un fascicolo.

Intanto Gisella Cardia, in un’intervista rilasciata al Messaggero, fa sapere che il 3 maggio davanti al lago ci sarà, come sempre, il raduno dei fedeli con la recita del rosario per la Madonna. La donna che afferma di ricevere messaggi celesti, ora si aspetta che la bufera si cheti. Non si è mai allontanata dal Lazio e si aspetta di essere difesa dal Vaticano. E sostiene di essere innocente. “Non è piacevole  – dice – essere dipinti come dei truffatori, specie quando si ha la coscienza a posto. Mi sento sotto attacco da forze oscure, poteri non identificati”.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014