Pistola a piombini contro NCC, Aloisi: siamo preoccupati

Il dirigente Anitrav a Radiocolonna: enormi le responsabilità della politica

Hanno fatto il giro del web le scene riportate la scorsa settimana dal programma televisivo Le Iene. Le immagini, tratte dalle telecamere di sorveglianza di un parcheggio a Parco Leonardo, il ‘Parking 51’,  hanno mostrato un’auto accostata sparare colpi in direzione di un Van NCC parcheggiato nella rimessa. Il dettaglio decisivo, però, è che a sparare sembra essere il guidatore di un taxi, categoria da anni in lite con i noleggiatori con i quali non sono mancati anche episodi violenti. Su questa vicenda ha spiegato a Radiocolonna il suo punto di vista Giulio Aloisi, noleggiatore e dirigente di Anitrav-NCC.

“È stato l’ennesimo attacco del mondo dei tassisti ai danni degli NCC. Un colpo con una pistola a piombini avrebbe potuto causare conseguenze ben più gravi, ma la cosa più sconvolgente è che questi reati vengono perpetrati con le auto bianche al seguito, segno del fatto che, evidentemente, alcuni tassisti si sentono inattaccabili – spiega Aloisi a Radiocolonna – su questa vicenda non ho sentito le condanne che mi sarei aspettato, sia dalla politica nazionale che da quella locale. Se un fatto analogo avesse avuto come vittima una persona per ragioni di razzismo, giustamente avremmo sentito reazioni indignate e visto fiumi d’inchiostro. Quando le vittime di violenza sono i noleggiatori, cala il sipario e si spengono i riflettori. Speriamo che il servizio delle Iene dia cognizione a tutti di quale sia la situazione di tensione nell’ambito del trasporto pubblico non di linea, soprattutto alla politica”.

Ed è proprio al mondo della politica e delle istituzioni che è rivolto l’attacco più duro del rappresentante di categoria.

“La politica ha responsabilità enormi: ha caricato il mondo dei tassisti di una protervia incredibile e l’ignoranza, poi, ha fatto il resto. Non dimentichiamo mai il povero collega NCC ucciso a pugni da un tassista nel 2006, sperando sia l’ultimo episodio di quest’entità. Rappresento un’associazione importante e ogni giorno ricevo segnalazioni dai colleghi di tutta Italia che raccontano attacchi e offese da parte di alcuni tassisti. Io stesso, quando avevo fatto un’esperienza politica nell’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, ho ricevuto minacce importanti mentre ero intento difendere la categoria. La violenza sta dilagando e se la politica non dà un altolà al mondo dei taxi, ristabilendo le regole, allora c’è da preoccuparsi davvero”.

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