Solo quattro romani su dieci scelgono il centro storico per fare shopping, scoraggiati dai pochi (e cari) parcheggi, dal traffico e dall’inferenza dei mezzi pubblici. A fotografare la situazione è indagine realizzata da Confcommercio Roma con il contributo della Camera di Commercio di Roma in collaborazione con Format Research.
Secondo la ricerca – condotta su un campione di mille cittadini che risiedono nella Capitale di età superiore ai 18 anni – negli ultimi dodici mesi solo il 37,3 per cento dei romani ha effettuato un acquisto nel centro storico, mentre il restante 62,7 per cento ha preferito i centri commerciali della periferia, oppure acquistare online. Nel centro di Roma i cittadini si recano per acquistare in prevalenza gioielli e preziosi (37,2 per cento) e capi di abbigliamento (19,5 per cento). I romani che vanno in centro “ogni tanto” o “spesso” sono complessivamente circa il 67 per cento. Un terzo dei romani, invece, si reca in centro assai di rado o mai. La frequenza di visita è maggiore nei cittadini con un reddito medio-alto (69,7 per cento) e in chi proviene dalla zona del centro stesso o da Roma Nord.
Sono in molti coloro che pur vivendo a Roma non frequentano il centro storico della propria città. Inoltre, quasi il 32 per cento dei cittadini ha diminuito la frequentazione dei negozi del centro rispetto al periodo pre-pandemico, in generale e anche tra gli alto spendenti. A fare concorrenza al centro storico sono in prevalenza i grandi centri commerciali, situati ai margini della Capitale, e il commercio elettronico. A scoraggiare i romani dalle visite nel centro storico della città sono i parcheggi che sono “pochi e troppo onerosi” per il 63,2 per cento delle persone, il traffico per il 56,1 per cento dei romani, l’inefficienza dei mezzi pubblici nel 31 per cento dei casi e il degrado urbano per il 29,8 per cento degli intervistati. A pesare in positivo sul piatto della bilancia, invece, sono il “godersi il centro storico e fare acquisti”, motivo per cui si muove il 58,9 per cento dei cittadini e la “maggiore varietà di marchi”, per il 22 per cento dei romani.
Il centro storico di Roma “deve essere utilizzato dai romani e non può diventare solamente un grande circo per i turisti”, ha spiegato Russo durante la presentazione dell’indagine. “Quindi – ha aggiunto – deve essere frequentato. Questa indagine fotografa una situazione preoccupante, anche in virtù del fatto che ci sono migliaia di negozi con decine di migliaia di addetti: un esercito silenzioso che se continuiamo in questa maniera rischia di perdere il lavoro. In quest’ottica – ha sottolineato – siamo convinti che il primo passo sia sensibilizzare e iniziare a fare i primi passi per rendere più aperto e fruibile il centro storico”. A Roma “al netto della questione ‘commercio bene o commercio male’, il tema della fruibilità dei cittadini del territorio romano al centro storico è una necessità di tenuta del tessuto sociale”, ha aggiunto Bonaccorsi. Per supportare le imprese e i negozi del centro storico da lunedì “partirà il servizio di centralino gratuito per tutti i commercianti, sia che siano associati che non lo siano, e attraverso il quale sarà possibile segnalare un disservizio”, ha concluso Russo. Il numero sarà lo “06 56548674” per la raccolta di segnalazioni e per l’assistenza anche alle imprese non associate del Primo Municipio.