La Corte dei Conti del Lazio ha accolto l’eccezione della procura regionale e ha dichiarato inammissibile “l’attività istruttoria espletata”, parificando “il rendiconto della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2021 della parte sospesa con la sentenza numero 135 del 2022”.
È stato il presidente della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti per il Lazio, Roberto Benedetti, a pronunciare la parifica della parte sospesa relativa alla spesa sanitaria risalente al 2021, all’epoca era presidente della regione Nicola Zingaretti, e assessore alla Sanità, Alessio D’Amato.
“Abbiamo cercato di evitare che ci sia una ricaduta negativa nei confronti della Regione e quel che abbiamo fatto – ha spiegato ai giornalisti Benedetti – è concludere il giudizio che avevamo iniziato nel 2022 sul rendiconto della Regione del 2021. Avevamo sospeso una parte perché c’era una pendenza di ricorsi davanti alle nostre sezioni che riguardavano tre delibere fatte nell’ambito dell’attività di controllo nei confronti di due aziende sanitarie, la Asl Roma 2, la Asl di Latina e del policlinico Umberto I, ritenendo che la pendenza di quei ricorsi potesse in qualche modo influire nella parte della nostra decisione per quanto riguarda il perimetro sanitario. Oggi – ha sottolineato Benedetti – abbiamo ripreso il giudizio che avevamo sospeso all’epoca e abbiamo deciso che sciogliendo quella riserva, abbiamo parificato per quella parte. Nella motivazione della sentenza daremo delle indicazioni alla regione Lazio”