Al momento nessun allarme inquinanti per l’incendio che si è verificato nel comune di Ciampino, alle porte della Capitale, ed ha coinvolto un impianto di trattamento dei rifiuti. L’Arpa del Lazio ha comunque installato due campionatori ad alto volume, strumenti necessari per verificare l’eventuale presenza in aria di sostanze inquinanti come idrocarburi policiclici aromatici, Pcb e diossine: il primo a breve distanza dall’area interessata dall’incendio ed il secondo ad alcune centinaia di metri in direzione dei Castelli romani. Nella giornata di oggi è stato ritirato il primo campione ed è stato trasferito in laboratorio per essere analizzato. “I risultati saranno diffusi non appena disponibili”. Ma dall’esame dei dati delle stazioni fisse della rete di monitoraggio della qualità dell’aria non risultano emergenze. La stazione della rete fissa di monitoraggio più vicina all’impianto è quella denominata “Ciampino” che si trova a circa 1,6 km metri a nord dall’area interessata dall’incendio. La concentrazione di PM10 del 29 luglio è stata pari a 19 µg/m3, valore ampiamente inferiore al limite giornaliero del PM10 (50 µg/m3) e simile a quello registrato nella giornata di venerdì. La centralina di Cinecittà (Roma), che si trova a circa 9km a nord-ovest dell’incendio, il 29 luglio ha misurato un valore di PM10 di 18 µg/m3, in linea con quello misurato il giorno precedente e non è stata, quindi, interessata dalle polveri generate dall’evento (nell’area urbana del Comune di Roma in nessuna stazione si sono registrati superamenti del valore limite di PM10.
Rogo a Ciampino, Arpa Lazio: primi valori inquinanti nei limiti
Installati campionatori per rilevamento Pcb e diossine