A Roma dopo i cinghiali arrivano i daini sulla Cassia, ira degli animalisti

Due esemplari terrorizzati fotografati in piena notte in via della Storta. Le accuse degli animalisti («Mancato controllo») e l'ironia web: «Bello, sembra di essere in Trentino...».

Nella Roma bestiale dei cinghiali non sempre amichevoli nei loro incontri con gli umani, dei gabbiani in picchiata come falchetti sull’immondizia e dei milioni di topi, una rappresentanza dei quali in queste ore è stata avvistata al Colosseo, spunta l’allarme-daini. Lo scrive il Corriere della Sera oggi nell’articolo che riportiamo.

“Due esemplari di rara bellezza, muniti di corna lunghe un’ottantina di centimetri, sono stati avvistati la notte del 25 agosto in via della Storta, a poche centinaia di metri dall’incrocio con la Cassia, da un automobilista esterrefatto. La coppia di animali (maschi, viste le corna) correva all’impazzata contromano, sulla corsia di sinistra, ad almeno 50 km orari. Erano terrorizzati, quasi certamente fuggiti attraverso un buco nella rete dalla vicina Riserva della Marina. «Roba da matti! Se dalla direzione opposta arriva ‘na macchina sai che botto!» L’improvvisato reporter ha potuto scattare foto da vicino, con il suo cellulare, in quanto, al contrario dei daini, si trovava sulla corsia di marcia giusta. E subito dopo, per avvisare del pericolo gli abitanti del quartiere, ha postato le immagini sui social (nel gruppo Fb “Sei di La Storta / Olgiata se…”)

Le relazioni sul web: «Meravigliosi!»
Immediate le reazioni del popolo della Rete, in gran parte di solidarietà agli animali. «Poverini, speriamo non li travolgano!», il commento più frequente. «Abitano nella valle all’interno della base militare della Marina, deve esserci un fattore incaricato di controllarli», ha spiegato un residente della zona. «Vivono paciosi e liberi, brucando l’erba di ettari di prato», l’ha buttata in poesia un altro. E ancora: «Sono davvero eleganti, guardate che falcata…», «Una meraviglia!», «Che belli, sembra di essere in Trentino».  Paragone subito rimbeccato da un esperto in zoologia, tal Riccardo: «Attenzione, pensare che i daini siano animali di montagna è un errore. Il loro habitat sono i boschi e fortunatamente ne abbiamo anche a Roma». La conclusione unanime, approvata con dosi massicce di “like”, è comunque stata: «Di sicuro meglio i daini che i cinghiali!»

Le preoccupazioni degli animalisti
Ma non mancano le polemiche, soprattutto per i rischi corsi e le connesse responsabilità. Rosanna Sabella, ex  presidente della Leeida di Roma oggi alla guida dell’associazione “Non solo pets”, è arrabbiatissima: «Questa non è la prima volta che escono, siamo all’incoscienza pura! – ammonisce l’esponente animalista – Si prefigura il reato di omessa custodia e mal governo di animali, come da codice penale. La cosa sconcertante è che poi, se un daino viene trovato ferito o agonizzante, a pagarne le conseguenze è lui stesso, che viene abbattuto… Il problema invece non è mai l’animale, ma l’uomo. Questi daini pare siano nella Riserva della Marina, giusto? Ora, il buon senso ci dice: se è stata assegnata a un custode la responsabilità di accudirli, cose è successo? Complimenti per il controllo, visti i risultati. E’ l’ora – conclude l’animalista – che ognuno si assuma le proprie responsabilità»

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