Roma: il fai da te dei commercianti contro i topi, lenzuoli e vetri rotti sui tombini – VIDEO

A piazza Costaguti c'è chi si ritiene addirittura fortunato. "Topi? No, per quanto ci riguarda no. Qui ci sono soprattutto scarafaggi", dice, accennando un sospiro di sollievo, una cameriera del Kosher Bistrot di piazza Costaguti.

Lenzuoli e acqua saponata sulle fessure in via del Portico di Ottavia.

Lenzuoli bianchi stesi sopra i tombini e cocci di vetro sparsi attorno alle caditoie: così alcuni ristoratori del centro di Roma si sono organizzati per tenere lontani topi e gabbiani che banchettano in strada e potrebbero avvicinarsi ai turisti e ai locali. Al Portico d’Ottavia le soluzioni fai da te sono diverse: dall’acqua saponata gettata sui tombini ai teli per coprire fessure e buchi delle caditoie. Altri utilizzano bottiglie di vetro rotte sparse ai bordi della strada.

“I ristoratori se le sono inventate tutte per cacciare i topi, come spaccare le bottiglie di vetro vicino ai tombini in modo che non escano”, spiega il gestore de “Il giardino romano”. “Qualcuno mette i lenzuoli bianchi bagnati sopra i tombini – aggiunge il gestore del Bar Savello, locale che affaccia sul Tevere -. Visto che, se passi di qua, la sera è pieno. Basta fermarsi qualche minuto al semaforo che ti attraversano davanti certe bestie enormi”.

Se allontanare i roditori è più facile, scongiurare l’assalto di altre specie infestanti diventa più complicato. A piazza Costaguti, per esempio, c’è chi si ritiene addirittura fortunato. “Topi? No, per quanto ci riguarda no. Qui ci sono soprattutto scarafaggi”, dice, accennando un sospiro di sollievo, una cameriera del Kosher Bistrot di piazza Costaguti. Poco lontano, in piazza delle Cinque Scole, invece, a farla da padroni sono piccioni e gabbiani. “Siamo invasi dai gabbiani, si vedono passeggiare con i topi in bocca”, raccontano dal ristorante Sora Margherita. Nell’area, come in molti altri rioni della Capitale, c’è il sistema della raccolta porta a porta per le utenze non domestiche. “Però, visto che non si può tenere l’immondizia dentro al locale tutto il giorno, perchè puzza, i bidoni li teniamo fuori”, spiega una ristoratrice. “E così, finisce che la gente butta l’immondizia nei cestini dei ristoranti e la zona diventa un immondezzaio”, conclude la cameriera del Kosher Bistrot.

Intanto, domani mattina – dopo l’avvistamento dei ratti nei giorni scorsi – inizieranno le operazioni di disinfestazione al Colosseo: si parte dall’ingresso che affaccia sull’Arco di Costantino. Il piano di derattizzazione vero e proprio, però, incluso in un accordo quadro destinato al contrasto alle specie infestanti, a quanto apprende “Agenzia Nova”, partirà a ottobre: entro la fine di settembre è prevista l’assegnazione dell’appalto, suddiviso in più lotti, e che contempla anche zanzare, vespe, blatte, acari, piccioni e altri animali.

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