Roma: blitz ambientalista alla Ryder cup sventato da polizia

rinvenuti degli striscioni riportanti frasi di contestazione allo sport del golf. Prefetto Giannini, risultato alta professionalità

I cartelloni sequestrati

Gli agenti della Digos della questura di Roma hanno intercettato, nei pressi del Marco Simone Golf & Country Club dove è in corso la Ryder Cup, 9 attivisti ambientalisti pronti a compiere un gesto dimostrativo.

All’interno dei loro zaini sono state ritrovate delle cartine riproducenti il complesso sportivo Marco Simone, con evidenziati alcuni punti verosimilmente indicati per accedere all’interno dell’impianto, cercando di eludere la rigida sorveglianza. Inoltre sono stati rinvenuti degli striscioni riportanti frasi di contestazione allo sport del golf. Sono in corso ulteriori indagini.

Il blitz alla Ryder cup, sventato questa mattina dalla Polizia di Stato, “non è frutto del caso ma è il risultato dell’alta professionalità messa in campo e della meticolosa preparazione della cornice di sicurezza dell’importante evento sportivo che va avanti da mesi”. Così in una nota il Prefetto di Roma, Lamberto Giannini, commenta l’intervento realizzato questa mattina dagli agenti della Digos di Roma che, nei pressi del capolinea della Metro B – Rebibbia , hanno intercettato 9 attivisti riconducibili al movimento ambientalista “Lea Berta Caceres”, presumibilmente intenzionati ad introdursi nel Marco Simone Golf Country Club, luogo dell’evento di respiro internazionale, con finalità di contestazione.

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