Corsi sulla violenza di genere nelle suole della periferia romana. Prende il via a novembre il progetto – “Dai tu un nome alla violenza” – che coinvolge 350 ragazzi dai 10 ai 19 anni in tre istituti della Capitale.
Esperti, avvocati e psicologi dell’associazione “Insieme a Marianna” entreranno nelle scuole delle periferie di Roma – dal Nuovo Salario a Ponte Galeria fino al Tuscolano – e porteranno nelle classi, per tre ore al mese, storie e testimonianze di donne vittime di violenza.
L’evento “Le ragazze e i ragazzi di Roma. La meglio gioventù, unita contro la violenza sulle donne e sui soggetti fragili” è promosso dalle assessore della giunta capitolina. Alla presentazione di oggi nella sala della Sala della Protomoteca del Campidoglio erano presenti le delegate alle Pari opportunità Monica Lucarelli, alla Scuola Claudia Pratelli, ai Lavori pubblici Ornella Segnalini e all’Ambiente Sabrina Alfonsi.
“Serve lavorare subito su relazioni positive e paritarie e per questo è fondamentale la scuola – è stato il messaggio del primo cittadino della Capitale -. Con il progetto di oggi si coinvolgono ragazzi e ragazze educando al rispetto e alla parità di genere, senza ricorrere alla violenza. Occasioni come questa sono un’opportunità da cogliere”. Il progetto, che ha preso il via nel 2018, coinvolgerà quattro classi dell’istituto Fratelli Cervi nel Municipio Roma XI, la scuola media Piaget Majorana del Nuovo Salario con 16 classi coinvolte, e l’Istituto tecnico Pirelli all’Arco di Travertino, con due classi coinvolte. Per un totale di 350 alunni che prenderanno parte all’iniziativa che prevede corsi da novembre ad aprile, su revenge porn, bullismo, cyberbullismo, violenza contro minori, donne e soggetti fragili. Nelle classi si svolgeranno anche simulazioni di processi penali.
I giovani sono coloro su cui “dobbiamo investire tutte le nostre risorse e tutto il nostro tempo – ha spiegato Lucarelli -. La violenza di genere riguarda tutti noi, in primis come donne ma anche come amiche, sorelle o mamme. Siete il presente su cui dobbiamo puntare. Qui ci sono assessore che hanno deleghe importanti, una volta non era così. Voi ragazze non fatevi mai dire da nessuno che c’è qualcosa che non potete fare, non c’è un lavoro da maschio o da femmine”. “Contro la violenza sulle donne – ha sottolineato l’assessora alla Scuola di Roma – occorre agire in modo coeso e affrontare il fenomeno da ogni suo aspetto. La scuola gioca sicuramente un ruolo fondamentale, per educare alle differenze e abbattere odiosi e arcaici stereotipi di genere”.
Per l’assessora Segnalini “per il contrasto alla violenza di genere è importante intervenire anche sulle nostre strade, per prevenire o almeno limitare i rischi per le donne. Come assessorato ai Lavori pubblici abbiamo già riqualificato molte strade e marciapiedi, in particolare anche diversi sottopassi pedonali che ora sono puliti e ben illuminati. Altri interventi riguardano il miglioramento dell’illuminazione dei punti critici della città per evitare zone d’ombra. Sono azioni che portiamo avanti in tutta la città”. Infine anche l’assessorato all’Ambiente ha sottolineato che a Roma “per facilitare le richieste di aiuto abbiamo messo in campo un progetto attraverso la realizzazione di targhe con il numero antiviolenza 1522 da apporre sulle circa 8 mila panchine pubbliche nei parchi, giardini e aree verdi in tutti i quadranti della città”, ha concluso Alfonsi. L’associazione “Insieme a Marianna”, che opera per il contrasto alla violenza di genere, prende il suo nome da Marianna Manduca vittima di femminicidio nel 2007, assassinata dal marito dopo 12 denunce inascoltate