C’è una categoria particolare che potrebbe usufruire di una priorità per ottenere le nuove licenze taxi a Roma. Titoli autorizzativi che il Comune di Roma ha intenzione di bandire in vista del Giubileo del 2025 e a causa – soprattutto – della costante penuria di auto bianche per le strade della Capitale.
Parliamo dei sostituti alla guida, circa 900 lavoratori che dal 2011 coadiuvano i titolari di una licenza guidando le loro auto dietro un corrispettivo. Ma è una priorità che dovrebbe costare cara ai ‘sostituti’: 130000 euro è il valore di una licenza romana stabilita dall’Agenzia delle Entrate. Levata di scudi da parte del Comitato sostituti guida taxi, che chiede la gratuità della nuova licenza e sta scendendo in piazza per chiedere al Comune di Roma di ascoltare le proprie istanze. E il Campidoglio? È in corso una delicata opera di mediazione da parte della politica romana per rispondere sostanzialmente a tre esigenze: fare tornare il servizio taxi a Roma ad una condizione di vera fruibilità da parte dell’utenza, evitare di subire obiezioni di natura finanziaria da parte degli organi di controllo e dare qualche concessione ed agevolazione anche ai sostituti tassisti. Su quest’ultimo punto, una delle proposte in ballo consiste nella creazione di un fondo di garanzia, architettato dal Campidoglio e da altri enti, per permettere ai sostituiti non in grado di acquistare ‘cash’ una nuova licenza di farlo comunque, purché dimostrino di aver effettivamente svolto questo ruolo dal Governo Monti a oggi. Il fondo di garanzia, tuttavia, rappresenta una strada non priva di insidie. Nel caso di documentazione opaca e non completa, il finanziamento verrà erogato ugualmente? Se ci dovesse essere un’insolvenza, sarà il Comune di Roma che dovrà garantire ed esporsi verso enti creditizi con il rischio di perdere soldi pubblici? Sarà previsto un fondo analogo anche per coloro che riusciranno ad accaparrarsi le altre licenze non in via prioritaria?
Ha fatto chiarezza a Radiocolonna Giovanni Zannola, presidente della Commissione Mobilità di Roma Capitale, il quale ha spiegato, in sintesi, che nulla è stato ancora deciso e che la misura andrà studiata con grande attenzione.
“La creazione del fondo di garanzia non è affatto certa – spiega Zannola a Radiocolonna – i sostituti ci chiedono dei meccanismi che possano agevolare chi non ha titolo ma chi ha i requisiti per fare il tassista e noi abbiamo pensato ad una sinergia con enti creditizi per un fondo ad hoc. Ma è una misura, in caso, ancora tutta da stabilire “.