Ambulanza assalita in campo ROM

Rocca: la misura è colma. Ennesima aggressione in campo rom

Nel cuore della capitale italiana, un equipaggio di un’ambulanza è stato assalito nel campo nomadi di via Candoni, a Roma. La rapida risposta degli operatori sanitari ad una chiamata si è trasformata in un incubo quando sono stati attaccati con bastoni, lasciandoli a difendersi barricandosi all’interno del mezzo. Fortunatamente, nonostante l’assalto violento, l’equipaggio ha evitato ferite gravi, ma l’ambulanza non è stata altrettanto fortunata, subendo vandalismo e vedendo i suoi vetri andare in frantumi a causa delle mazzate ricevute.

L’autista del 118, colpito da schegge durante l’aggressione, è stato immediatamente trasportato all’oftalmico per ricevere le cure necessarie. Successivamente, al termine del turno, è stato sottoposto a ulteriori controlli al sant’Eugenio. L’episodio ha scatenato indignazione e preoccupazione tra la comunità sanitaria e le autorità locali.

Il presidente della regione Lazio, Francesco Rocca, ha espresso una ferma condanna per l’aggressione subita dall’equipaggio del 118, offrendo solidarietà e riconoscenza per il loro impegno quotidiano a favore di chi soffre. Rocca ha sottolineato che questo episodio rappresenta l’ennesimo atto di violenza perpetrato contro gli operatori sanitari, una triste realtà che si ripete con troppa frequenza.

Il presidente ha dichiarato con forza che la violenza è inaccettabile e che il fenomeno non può essere più tollerato. Ha sollecitato l’implementazione di politiche di pubblica sicurezza volte a garantire la protezione degli operatori sanitari. Inoltre, Rocca ha enfatizzato l’importanza di un’ampia operazione culturale per far comprendere che gli operatori sanitari svolgono un ruolo cruciale nel preservare la salute pubblica, operando spesso in condizioni difficili e affrontando turni massacranti con un grande senso di responsabilità.

Il presidente ha concluso il suo intervento sottolineando il suo impegno costante nella tutela degli operatori sanitari e l’urgenza di adottare misure concrete per prevenire simili episodi in futuro. La comunità è chiamata a riflettere su questi atti di violenza e a collaborare affinché gli operatori sanitari possano svolgere il loro prezioso lavoro in un ambiente sicuro e rispettoso. La speranza è che questa testimonianza tragica catalizzi azioni concrete per garantire la sicurezza di coloro che dedicano le proprie vite a servire gli altri.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014