Roma: archetti parapedonali al cantiere di Ponte Risorgimento – VIDEO

saranno rimossi a giugno

ponte risorgimento

Sono iniziati a novembre e termineranno a fine maggio i lavori su Ponte Risorgimento a Roma, via di collegamento tra i quartieri Prati, Flaminio e centro storico. E tra fine maggio e inizio giugno, a cantieri chiusi, saranno rimossi anche gli archetti parapedonali installati da qualche giorno per cercare di limitare gli atteggiamenti indisciplinati di pedoni e automobilisti che, anziché seguire i percorsi indicati con le strisce gialle, invadevano gli uni gli spazi degli altri. Gli archetti parapedonali in acciaio, apparsi da pochi giorni, e installati nell’asfalto, hanno fatto immaginare a più residenti che si stesse per realizzare una corsia pedonale o ciclabile. Invece gli archetti saranno rimossi alla fine dei lavori e la carreggiata destina ai veicoli sarà interamente ripristinata.

A oggi il restringimento della carreggiata sul ponte e su lungotevere Oberdan è determinato da un camminamento delimitato da jersey di cemento e da archetti parapedonali in ferro per poter consentire il passaggio in sicurezza dei pedoni. I lavori, per i quali sono stati stanziati 2,8 milioni di euro in bilancio comunale, sono divisi in 4 fasi: diserbo, pulitura, consolidamento e protezione. Contestualmente verranno eseguiti l’ammodernamento della rete dei sottoservizi e la manutenzione della pavimentazione stradale, nonché la riqualificazione dei marciapiedi ammalorati. L’area si trova a ridosso di viale Mazzini, e quindi è densa di uffici e attività commerciali. Nelle vicinanze del ponte è presente il convitto nazionale Vittorio Emanuele II. A pochi chilometri di distanza, invece, si trova la zona del tribunale e della Rai di piazzale Clodio.

Insomma il ponte è un crocevia per chi va a lavorare e chi porta i figli a scuola. Con il restringimento della carreggiata, a detta di chi abita o frequenta la zona, il traffico nei primi giorni soprattutto ha subito forti rallentamenti. Molti hanno percepito un aumento degli incidenti. “La viabilità adesso è tremenda, c’è stato un cambio drastico rispetto a prima, il traffico è intasato soprattutto la mattina, e sono anche aumentati gli incidenti”, lamenta Rita, responsabile del ristorante Rossopomodoro. “Tutti i giorni devo passare dal ponte per portare i miei figli a scuola, i primi giorni dopo l’apertura del cantiere è stato un delirio”, commenta Giulia, una residente del quartiere Flaminio. “C’è un semaforo messo male dove ci sono i lavori – aggiunge – le auto e le moto passano a forte velocità e la visibilità è ridotta dalla rete arancione del cantiere: gli incidenti sono aumentati. C’è anche il problema dei pedoni. Nonostante il percorso protetto continuano a camminare anche in mezzo alla strada”, conclude.

“Io circolo spesso con il monopattino. Devo dire che in generale è diventato un po’ pericoloso, perché dobbiamo passare in mezzo alla strada, e col fatto che ora sono solo due corsie aumenta il rischio”, afferma una donna di circa 40 anni che lavora in zona. “La mattina parcheggiare è diventato un miraggio, tra il traffico e la concomitanza con la potatura degli alberi parliamo di chilometri di strade transennate. Poi ci sono scuole e gli uffici, è molto complicato. Il problema del traffico c’è anche per le auto che passano dal lungotevere”, conclude una 30enne della zona

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