Tefaf: alla fiera d’arte di Maastricht i nomi più prestigiosi dell’antiquariato italiano – FOTOGALLERY

Si chiude domani la European Fine Art Foundation. "La qualità degli ospiti delle due giornate di inaugurazione è incredibile", dice a Radiocolonna Alessandra Di Castro, che fa parte dei board della Biennale dell'Antiquariato di Firenze e di Tefaf

Alla 37ma edizione di TEFAF (The European Fine Art Foundation) presso il Maastricht Exhibition & Conference Centre (MECC), dopo i due giorni di preview il 7 e 8 marzo, fino al 14 marzo 2024 sarà possibile ammirare le più importanti opere d’arte presenti sul mercato, esposte in ben 270 stand dei più grandi galleristi provenienti da 22 paesi e l’Italia è presente con orgoglio e determinazione con nomi prestigiosi dell’antiquariato.

L’attesa per questo grande evento è sempre ricompensata dallo stupore nel poter ammirare opere d’arte di eccezionale valore culturale e storico, spesso mai prima rese pubbliche, che si presentano per essere non solo osservate, ma anche, per i più fortunati, acquistate. La varietà di opere spazia nel tempo della storia e nei luoghi, dalle opere archeologiche greche romane e non solo, ai dipinti antichi e moderni fino alle istallazioni contemporanee, fotografia e design, per non parlare dei gioielli e orologi.

Così Alessandra Di Castro, tra gli antiquari più importanti presenti in fiera, membro dei board della Biennale dell’Antiquariato di Firenze e di TEFAF, nonché Vicepresidente dell’Associazione Antiquari d’Italia, ci spiega: “La qualità degli ospiti delle due giornate di inaugurazione è incredibile. Il prestigio della fiera deriva dalla presenza di opere d’arte straordinarie e spesso mai viste prima o non più visibili pubblicamente da molti anni. Questa non è soltanto una fiera d’arte, ma un raduno di uomini e donne d’affari, di collezionisti, di esperti, di curatori e di vip. TEFAF è nel mondo la nostra Davos dell’arte”.

La presenza in fiera di circa 300 direttori di musei e 650 curatori provenienti ad esempio dal British Museum, dal Louvre e Musée d’Orsay, o ancora dal Museo del Prado, ma anche dal Paul Getty Museum, fa comprendere la qualità delle opere presenti e la possibilità di far circolare e dare visibilità ad opere d’arte che, oltre a rivestire un valore culturale, rappresentano anche un sicuro investimento economico.

Superato l’ingresso sempre caratterizzato da meravigliose decorazioni floreali di cui i Paesi Bassi sono celebri, bisogna lasciarsi rapire dalla meraviglia di opere come quelle presenti quest’anno, la splendida Maddalena penitente di Artemisia Gentileschi, il dipinto di Vassily Kandinsky, Murnau mit Kirche del 1910, per non parlare dell’olio su tela, Tete de Paysanne à la Coiffe Blanche di Vincent van Gogh.

Rimanendo tra gli stand italiani, è possibile ammirare busti scolpiti da Raimondo Trentanove, collaboratore di Antonio Canova del XVIII secolo presso lo stand di Alessandra Di Castro, ma anche il pastello di Umberto Boccioni (1882-1916), Ritratto di una giovane del 1905 nello stand Antonacci Lapicella, un Alighiero Boetti, Senza titolo (Tra l’incudine e il martello…..), del 1989 da Tornabuoni Art, come di estrema eleganza il dipinto del celebre preraffaellita inglese, John William Godward, che raffigura una fanciulla di nome Dorilla, del 1913 presso lo stand Galleria Berardi. L’allestimento di Gianluca Berardi offre un panorama di importanti pitture e sculture italiane: “Siamo orgogliosi di presentare la pittura e la scultura italiana del XIX e XX secolo e in questa occasione di illustrare attraverso un catalogo dedicato, lo scultore Amleto Cataldi, rappresentante della Secessione Romana.”

Infine, interessante è la novità del 2024 con l’introduzione di TEFAF Focus, ossia una sezione dedicata all’approfondimento di singoli artisti e presentazioni mirate da parte di gallerie scelte, per dare spazio a spunti e riflessioni di approfondimento.

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