Addio al TVA per la “tutela” di Via Nazionale? Zannola a RC: nessuno stop al progetto

Il presidente della Commissione Mobilità a Radiocolonna smentisce il pessimismo sul futuro del tram Termini-Vaticano-Aurelio

Deve rinviare l’apertura dello spumante chi pensava (o sperava) in un tramonto definitivo del progetto TVA. A rinfrancare chi, tra i tanti romani, sostiene che lo sviluppo della mobilità capitolina passi anche per l’implementazione delle tranvie è Giovanni Zannola. Il presidente della Commissione mobilità di Roma Capitale – peso massimo dell’amministrazione Gualtieri in tema di mobilità insieme a Eugenio Patanè – a Radiocolonna spiega a chiare lettere che no, l’interesse culturale dichiarato per Via Nazionale non inficia la realizzazione della tranvia giubilare Termini-Vaticano-Aurelio.

Il TVA, vale la pena ricordarlo, è il progetto traviario che collegherà la stazione Termini con il quartiere Aurelio. Considerata un’opera strategica per il Giubileo da finanziare con i fondi del PNRR, questa tranvia ha avuto sinora una storia piuttosto travagliata, culminata con la notizia – era febbraio 2024 – che non ci sarebbero state le condizioni per realizzare l’opera entro il 2025, anno del Giubileo. Nemmeno il primo chilometro e mezzo di binari, da Termini a Via del Plebiscito, la cui realizzazione era viceversa prevista entro l’Anno Santo. Insidiato da un’importante campagna stampa avversa, il TVA qualche giorno fa ha ricevuto un colpo che, leggendo il titolo del Messaggero, l’avrebbe potuto mettere KO. È stato infatti posto di recente il vincolo archeologico su Via Nazionale. Un vincolo non retroattivo (come spiegato dallo stesso quotidiano) e che quindi non determinerebbe il tramonto dell’ipotesi tram. Ora la conferma che il progetto TVA va avanti arriva anche dal dominus della Commissione trasporti capitolina.
“Nessuna ipotesi di realizzazione della TVA è tramontata. La dichiarazione di interesse culturale riguardante via Nazionale non inficia i precedenti pareri e atti autorizzativi, con relative prescrizioni, già espressi dalla Soprintendenza speciale – spiega Zannola a Radiocolonna – Il progetto definitivo dovrà recepire e superare le prescrizioni. Realizzare l’infrastruttura non è in discussione piuttosto lavoriamo per rispettare i tempi e per fare in modo che i cantieri non interferiscano con gli in programma per il Giubileo o per la realizzazione di progetti legati ai fondi del PNRR.”

 

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