A tavola l’Italia vince sempre. Anche all’estero

Secondo Intesa, L’export dei distretti agroalimentari italiani, al 31 dicembre 2023, ha sfiorato i 27 miliardi di euro di vendite sui mercati esteri

L’Italia a tavola vince sempre. L’export dei distretti agroalimentari italiani, al 31 dicembre 2023, sfiora infatti i 27 miliardi di euro di vendite sui mercati esteri. Con un aumento del +4,5%, quasi 1,2 miliardi in più sul 2022. A rilevarlo è l’ultimo Monitor dei distretti agroalimentari curato dal Research Department di Intesa Sanpaolo. Un risultato in linea con quello registrato dal totale export agroalimentare italiano, che ha segnato un +5,8% nel 2023 (i distretti ne rappresentano il 43%).

Segno leggermente negativo nel 2023 per la filiera del vino, che recupera parzialmente nell’ultimo trimestre e realizza nel complesso un lieve calo in valore (-0,7% sul 2022). Il lieve calo del quarto trimestre (-0,6% tendenziale) non pregiudica il bilancio positivo della filiera di pasta e dolci (+4,8%) ossia 214 milioni di vendite in più sui mercati esteri. Recupera, stando a Intesa Sanpaolo, la filiera dei distretti agricoli (+3,2% rispetto al 2022).

Risultati molto positivi anche per la filiera delle conserve (+10,1%). Le carni, nel complesso, registrano un +5,6% di crescita tendenziale nel 2023, anche se, come ricorda il Monitor, “il mercato suinicolo mondiale è ancora influenzato dalle problematiche legate alla diffusione della peste suina”. Dinamica nel complesso positiva anche per la filiera del lattiero-caseario (+2,6% nel 2023). Non si arresta, infine, la crescita a valore dei distretti dell’olio (+15,1%). La Germania si conferma il primo partner commerciale per i prodotti dei distretti agroalimentari(+6,7% nel 2023). Chiudono invece in territorio leggermente negativo i flussi verso gli Stati Uniti (-1,4%), mentre crescono in Francia (+7,5%) e nel Regno Unito (+6,6%).

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