“Non possiamo permetterci ritardi sulla principale opera del Giubileo”. La decisione di spostare al massimo entro una quindicina di giorni la fullonica del cantiere di piazza Pia avrebbe visto concordare in poche ore il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. E in effetti gli archeologi stanno letteralmente smontando i reperti per poi riposizionarsi nei giardini di Castel Sant’Angelo.
Archeologi a tempo pieno sulla fullonica
Finora si è intervenuto sui marmi ritrovati durante lo scavo, e sul mosaico di epoca imperiale. In settimana invece si dovrebbe cominciare a lavorare sulla fullonica, lavanderia romana appunto rinvenuta lungo la rampa che condurrà al tunnel del sottopasso di piazza Pia. Gli archeologici sono sul cantiere dalle 7 di mattina alle 7 di sera per cercare di finire il lavoro entro al massimo una quindicina di giorni. Tutto quello che non ha un vero rilievo artistico sarà abbattuto.
Il sottopasso di piazza Pia in un’area ricca di reperti archeologici
Ora bisognerà capire se altri reperti di valore sono presenti nell’area del tunnel di piazza di piazza Pia, dunque sotto largo Giovanni XXIII proprio di fronte via della Conciliazione. Nella zona infatti era presente la villa di Agrippina, la madre di Nerone, e potrebbero essere presenti dipendenze della sontuosa villa. E’ anche vero che su parte dell’area si è già intervenuti a fine ‘800 durante la costruzione del muraglioni del Tevere.
Cantiere anche su ponte Sant’Angelo
Ma tutta la zona attorno a San Pietro è al centro di un forte restyling. È infatti partito anche il cantiere su ponte Sant’Angelo. Quasi un milione e 200 milione di euro, grazie ai fondi Pnrr, saranno spesi per dare nuovo splendore alle statue. Le attività includeranno la disinfezione di tutte le superfici, il ristabilimento della coesione e dell’adesione, la rimozione di depositi e incrostazioni mediante metodi chimici e meccanici, la sostituzione delle stuccature non idonee, la verifica degli assemblaggi e il possibile smontaggio e riassemblaggio di frammenti. Il cantiere dovrebbe chiudere ai primi del 2025.
Prosegue il piano sanpietrini
Poi continua il piano sanpietrini soprattutto nella zona di Borgo, ma anche la riasfaltatura di parte delle strade di Prati. Qui i lavori saranno effettuati in due fasi: in parte fino a dicembre 2025, per chiudere del tutto il cantiere entro marzo 2026, dunque interrompendo i lavori durante il Giubileo. Un’azione che in totale vale 7 milioni di euro e che dovrà ridisegnare anche i percorsi pedonali per arrivare alla Porta Santa.