NCC contro Gualtieri: “relativo abusivismo”? Abbiamo salvato la mobilità di Roma

Aloisi di Anitrav-NCC attacca il sindaco di Roma: perché bisogna tracciare gli NCC mentre i taxi no?

Gli Ncc parcheggiati in doppia fila in via Vittorio Emanuele Orlando, a Roma.

È un periodo difficile per il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Non esistono – forse – momenti facili per i primi cittadini della Capitale, ma in questo momento storico il Campidoglio sta prendendo decisioni che andranno a scontentare ampie fasce di lavoratori attivi su Roma. Il terreno della contesa è il trasporto pubblico non linea e stavolta gli sfidanti hanno trovato proprio nel sindaco di Roma un nemico in comune a causa di alcune dichiarazioni rilasciate qualche giorno da a Sky. Sul fronte delle auto bianche, Gualtieri ha garantito che il Campidoglio sarà pronto ad aumentare ulteriormente le licenze nel caso in cui si dovesse presentare la necessità. Ma è sui noleggiatori che si è scatenato un vespaio di polemiche a causa di alcune affermazioni del sindaco che al mondo dei noleggiatori non sono piaciute per nulla.

In sintesi, il primo cittadino di Roma sostiene che il numero di titoli autorizzativi NCC nella Capitale siano pochissimi e che questa penuria abbia generato un fenomeno di “relativo abusivismo”, ovvero il lavoro a Roma di noleggiatori con titoli presi in altri comuni.

Questa  espressione – “relativo abusivismo” – non è andata giù a tanti NCC che ritengono di aver supplito in questi anni le carenze strutturali del tpl non di linea su Roma e che adesso vengono apostrofati come abusivi. Tra i contrariati c’è Giulio Aloisi, noleggiatore e dirigente di Anitrav-NCC che tramite Radiocolonna replica a Gualtieri senza giri di parole.

“Sono affermazioni molto gravi quelle di Roberto Gualtieri quando parla di ‘relativo abusivismo’ in merito ai tanti lavoratori che in questi anni hanno lavorato nella Capitale con un’autorizzazione presa altrove – spiega Aloisi a Radiocolonna – vorrei ricordare al sindaco che questi ‘relativi abusivi’ hanno retto la mobilità di Roma in questi anni. Una mobilità in cui trovare un taxi è stato ed è impossibile, dove trovare un mezzo pubblico spesso è un’impresa. E il problema è chi lavora su Roma, svolge un servizio pubblico, toglie castagne sul fuoco a chi governa la città e viene considerato abusivo perché Roma non rilascia da secoli titoli autorizzativi?”.

Aloisi, poi, ritiene inconcepibile che si sia un trattamento di “serie a” e uno di “serie b” per quanto riguarda il tracciamento del servizio di taxi ed NCC.

“Notevoli le parole del sindaco sul tracciamento del servizio – conclude Aloisi – in sostanza ammettendo l’impotenza del Comune sul tracciamento dei taxi mentre il servizio dei noleggiatori può essere tracciato h24 tramite il foglio di servizio”.

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