Il 12 settembre “le lavoratrici e i lavoratori del Turismo delle aziende associate a Federturismo (Confindustria) e Aica sciopereranno in tutto i Lazio per difendere il diritto al contratto nazionale e per chiedere aumenti retributivi che diano sollievo a buste paga falcidiate dall’inflazione, a quasi 6 anni dalla scadenza del contratto”.
Lo dichiarano in una nota Filcams Cgil e Uiltucs di Roma e Lazio, lanciando così la mobilitazione, preannunciando assemblee in tutti i posti di lavoro e un primo sciopero per l’intera giornata o turno di lavoro. “Le trattative, interrotte il 23 luglio, hanno subito una battuta di arresto a causa delle richieste irricevibili delle parti datoriali – aggiungono le organizzazioni sindacali – che miravano a precarizzare ulteriormente il settore e a indebolire il valore economico del rinnovo contrattuale. Un atteggiamento inaccettabile in una fase di boom del settore, con fatturati in crescita e carichi di lavoro senza precedenti. Un atteggiamento che certo non ripaga chi ha tenuto in piedi le aziende negli anni difficili della pandemia, pagando anche un costo economico notevole. Il 12 settembre sciopereremo in tutto il Lazio e scenderemo in piazza, con presidio nei pressi della sede di Confindustria in piazza Gandhi a partire dalle ore 10, per il primo di due scioperi per denunciare l’impoverimento delle lavoratrici e dei lavoratori di un settore sempre esaltato come volano di crescita del Paese, ma che non valorizza la professionalità e non remunera gli sforzi di chi garantisce qualità nei servizi turistici e nell’accoglienza del nostro territorio”, concludono Filcams Cgil e Uiltucs di Roma e Lazio.