Vaccini influenza e Covid: a chi sono consigliate, dove farle e quando

Via in nel Lazio alla campagna di protezione dalla malattia stagionale e dal coronavirus

Dal primo ottobre nel Lazio sono partite le campagne vaccinali anti-Covid, antinfluenzale e anti-polmonite pneumococcica, che sono aperte alle fasce della popolazione previste dalle raccomandazioni ministeriali.

Per la vaccinazione anti-Covid 19 – il cui vaccino sarà disponibile con oltre 500mila dosi e la possibilità di un ulteriore incremento – è possibile recarsi direttamente negli ospedali e nei centri delle Aziende sanitarie locali, delle Aziende ospedaliere, dei Policlinici e degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico.

A chi è consigliato il vaccino

Le categorie fragili per influenza e Covid sono praticamente le stesse. Ma tra coloro per i quali il vaccino è raccomandato ci sono anche il personale sanitario e i caregiver, cioè le persone che vivono o lavorano con soggetti che rischiano guai seri se si ammalano. In base alle indicazioni del ministero alla Salute, i fragili sono intanto tutti gli over 60 e poi coloro che hanno una patologia importante, cardiologica, polmonare, neurologica, oncologica e così via. Per tutti loro l’iniezione sarà gratuita. L’anti influenzale è raccomandato anche ai bambini tra 6 mesi e 6 anni.

Le somministrazioni

Anche quest’anno il suggerimento è quello di somministrare i vaccini contro l’influenza e il Covid con due iniezioni nella stessa seduta. Si tratta di una possibilità che in pochi hanno sfruttato in passato, visto che la copertura contro il coronavirus è rimasta molto più bassa rispetto a quella contro la malattia stagionale. Tra l’altro, l’anti-Covid verrà offerto gratuitamente a chi lo richiede, anche se non appartiene a categorie a rischio.

In Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana si parte oggi. I vaccini contro l’influenza e contro il Covid arriveranno negli studi dei medici di famiglia, che hanno iniziato a organizzare le somministrazioni tra i loro pazienti fragili. Alcune realtà locali, tipo Lombardia, il Lazio, la Campania e l’Umbria si sono già mosse nella scorsa settimana. La Puglia partirà mercoledì, la Liguria il 14 ottobre. I cittadini potranno richiedere le iniezioni anche in farmacia, presso le Asl e ai pediatri. L’obiettivo è quello di migliorare i dati di copertura dell’anno scorso, che sono stati un po’ bassi. L’influenza è infatti scesa al 53,3% tra gli anziani, contro il 56,7 dell’anno precedente e il 81 del 2021-2021. Il Covid, invece, l’anno scorso tra gli over 60 si è fermato al 10% di copertura.

A chi è consigliata

Le categorie fragili per influenza e Covid sono praticamente le stesse. Ma tra coloro per i quali il vaccino è raccomandato ci sono anche il personale sanitario e i caregiver, cioè le persone che vivono o lavorano con soggetti che rischiano guai seri se si ammalano. In base alle indicazioni del ministero alla Salute, i fragili sono intanto tutti gli over 60 e poi coloro che hanno una patologia importante, cardiologica, polmonare, neurologica, oncologica e così via. Per tutti loro l’iniezione sarà gratuita. L’anti influenzale è raccomandato anche ai bambini tra 6 mesi e 6 anni.

Le somministrazioni

Anche quest’anno il suggerimento è quello di somministrare i vaccini contro l’influenza e il Covid con due iniezioni nella stessa seduta. Si tratta di una possibilità che in pochi hanno sfruttato in passato, visto che la copertura contro il coronavirus è rimasta molto più bassa rispetto a quella contro la malattia stagionale. Tra l’altro, l’anti-Covid verrà offerto gratuitamente a chi lo richiede, anche se non appartiene a categorie a rischio.

I vaccini

Quelli contro l’influenza sono di otto tipi e ce n’è anche uno spray che viene usato soltanto con i bambini più piccoli. Contro il Covid c’è il vaccino di Pfizer Comirnaty programmato contro la variante JN.1, che è predominante in questo periodo.

I sintomi dell’influenza

La malattia, spiegano dal ministero “può manifestarsi in forme di diversa gravità che, in alcuni casi, possono comportare il ricovero in ospedale e anche la morte”. I sintomi includono “l’insorgenza improvvisa di febbre alta, tosse e dolori muscolari. Altri sintomi comuni includono mal di testa, brividi, perdita di appetito, affaticamento e mal di gola. Possono verificarsi anche nausea, vomito e diarrea, specialmente nei bambini”. La gran parte delle persone colpite guarisce in una settimana o dieci giorni, chi ha però fragilità rischia complicanze importanti.

I sintomi del Covid

Quelli più comuni sono raffreddore, febbre, tosse, mal di gola e dolori muscolari. Ormai da tempo, varianti e sottovarianti in circolazione colpiscono le alte vie respiratorie, quindi il rischio di sviluppare una polmonite, per le persone che non sono fragili, è raro. Chi invece ha problemi di salute, se contagiato può andare incontro a guai peggiori. Trasmissione: il meccanismo principale di trasmissione di influenza e Covid è lo stesso. Il virus passa cioè dalle goccioline diffuse attraverso la tosse o gli starnuti. Il periodo di incubazione dell’influenza stagionale è solitamente di due giorni, ma può essere anche un po’ più lungo.

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